2 LE TRASFORMAZIONI NELL’AGRICOLTURA E NELLA PRODUZIONE

SEZIONE B | IL TRAMONTO DELL ANCIEN R GIME E LA VIA ALLA MODERNIT INDUSTRIALE Transizione demografica Fenomeno demografico di durata molto lunga (90-150 anni) che porta la popolazione da un regime di alta natalità e mortalità a un regime di bassa natalità e mortalità. RICAPITOLANDO 1 Quali motivi determinarono nel Settecento una riduzione delle epidemie in Europa? 2 In quali aree dell Europa si ebbe un aumento dei livelli di nuzialità e di natalità? Per quale motivo? la che gli storici hanno definito la transizione demografica: si passò, cioè, da un sistema ad alta pressione demografica a uno a bassa pressione demografica. Ciò fu possibile perché si alzò, mediamente, l età da matrimonio delle donne, e in tal modo si restrinse anche il periodo di fertilità e, quindi, la possibilità di procreare. Nel Settecento, inoltre, si diffusero le prime tecniche anticoncezionali, volte cioè a permettere di praticare rapporti sessuali senza avere l obiettivo della procreazione. Avere meno figli era inoltre una soluzione ideale per le famiglie più ricche, che non dovevano così dividere il loro patrimonio fra tanti eredi. Le migliori condizioni di vita rispetto al resto della popolazione, d altra parte, davano ai figli dei ricchi maggiori possibilità di sopravvivenza. UN CAMBIAMENTO DISEGUALE I cambiamenti appena descritti non riguardarono, però, tutte le zone d Europa allo stesso modo. La transizione demografica coinvolse i paesi in cui si registrò, nel corso del Settecento, un aumento delle risorse a disposizione, dove cioè si erano diffuse nuove conoscenze e tecniche agricole, i commerci si erano ampliati su scala mondiale e vi era stato un netto miglioramento delle condizioni igieniche e sanitarie. Non è un caso che il primo paese europeo a conoscere i cambiamenti demografici appena descritti fu l Inghilterra, a cavallo tra XVII e XVIII secolo, seguita poi dalle Province Unite e dal resto dell Europa nord-occidentale. Nel contesto di un aumento generalizzato della popolazione in tutto il continente, alcuni paesi crebbero maggiormente e conobbero prima il fenomeno della transizione demografica. Per l Europa mediterranea, per esempio in Spagna e in Italia, si dovette attendere il secolo successivo, l Ottocento, per vedere la popolazione crescere a un ritmo diverso rispetto al passato. L aumento demografico è dunque direttamente proporzionale alla crescita della produttività del settore agricolo e commerciale. 2 Il dipinto intitolato Il raccolto del pittore vedutista Gaspare Vanvitelli mostra il lavoro nei campi di un latifondo a Napoli. 118 LE TRASFORMAZIONI NELL AGRICOLTURA E NELLA PRODUZIONE MANIFATTURIERA UN EUROPA A DUE VELOCIT : IL MEDITERRANEO Nel Settecento, il continente europeo presentava al suo interno una grande varietà di situazioni, per quanto riguardava le tecniche produttive impiegate in campo agricolo. Nell area del Mediterraneo, in particolare in Spagna e in Italia meridionale, vigeva ancora un agricoltura di tipo estensivo, in cui cioè la produttività si basava sulla messa a coltivazione di pezzi sempre più grandi di terreno. La cerealicoltura, ovvero la coltivazione di grano e altri cereali, si basava proprio sull utilizzo di amplissimi appezzamenti di terreno, i latifondi, solitamente di proprietà di un unico individuo e gestiti da contadini che lavoravano, quasi sempre, in base a contratti d affitto di lunghissima durata e con margini di profitto quasi inesistenti. I prodotti della terra servivano quasi esclusivamente per sfamare chi li aveva coltivati, senza che si producesse una quantità extra da rivendere sul mercato (autoconsumo). Le campagne mediterranee erano inoltre caratterizzate dalla pratica del maggese, ovvero da un metodo di coltivazione che prevedeva di dividere i campi

Dai fatti alla Storia - volume 2
Dai fatti alla Storia - volume 2
Dalle rivoluzioni alla fine dell’Ottocento