M.G. Diana, Mecenatismo papale e trionfo del Barocco

INTERPRETARE LA STORIA C20| |INTERPRETARE LA STORIA C20 > TESTO 3 | Maria Grazia Diana MECENATISMO PAPALE E TRIONFO DEL BAROCCO I pontefici del Seicento sono stati mecenati di straordinarie opere che hanno trasformano Roma in una fabbrica di esperienze artistiche di altissimo livello, come dimostra l analisi di Maria Grazia Diana; la loro attività ha inteso esaltare, attraverso l espressione figurativa, la forza e il prestigio della monarchia papale. Le opere d arte divennero l elemento di congiunzione fra l affermazione di potentati familiari (Barberini, Chigi, Pamphili) e la vocazione assolutistica della Chiesa e del papato. U n effettivo mutamento nella politica culturale e artistica dei papi si registra con l avvento di Urbano VIII Barberini e con l ascesa del giovane Gian Lorenzo Bernini immediatamente elevato al ruolo di primo artista di corte. La celebre frase che, subito dopo la sua elezione (1623), il pontefice avrebbe rivolto allo scultore ( gran fortuna la vostra, o cavaliere, di veder papa il cardinal Maffeo Barberini; ma assai maggiore è la nostra che il cavalier Bernino viva nel nostro pontificato ) dà l idea dell importanza attribuita da Urbano VIII alle arti figurative nel quadro dei propri programmi di governo; ma anche delle straordinarie opportunità che, come ai tempi di Giulio Il e di Leone X, si aprono ora all artista chiamato a tradurre in opere monumentali i grandiosi progetti del pontefice, la sua volontà di celebrazione della Chiesa romana cattolica e, soprattutto, della sua ambiziosa famiglia. Primo banco di prova per Bernini è il compimento, commissionatogli nel 1624, del nuovo baldacchino per San Pietro (> pag. 547): opera di nuovissima concezione, ma anche visualizzazione di un ardito programma iconografico all interno del quale gli emblemi dinastici del pontefice (le api, l alloro, il sole) ottengono inedito rilievo. Bernini sa armonizzarli, col massimo di artificio e di naturalezza possibili, alla restante decorazione scultorea. [ ] La prima, trionfale affermazione dell arte barocca nel luogo più simbolico della cristianità, la basilica e la tomba dell apostolo Pietro, diviene così anche immagine inequivocabile dei progetti assolutistici del nuovo pontefice e della sua volontà di legare indissolubilmente le sorti della propria famiglia a quelle della Chiesa di Roma. In linea con tale volontà autocelebrativa, Urbano VIII concentra i propri interventi in San Pietro nella zona dell altare maggiore (decorazione dei pilastri della cupola) e nell abside, dove sceglie di erigere il proprio monumento funebre (> pag. 525), commissionato a Bernini nel 1626 ma ultimato soltanto dopo la sua morte. Senza precedenti è il numero di opere per San Pietro affidate, nel corso del suo pontificato, allo scultore, nominato dal 1629 anche architetto della fabbrica: oltre al monumento funebre, che inaugura un modello di tomba papale (al tempo stesso sepolcro e memoria celebrativa) cui si sarebbe guardato fino ai tempi di Canova, il San Longino per una delle nicchie dei pilastri della cupola [ ], la tomba di Matilde di Canossa incidono in modo determinante sull assetto decorativo interno della basilica. La protezione accordata da Urbano VIII a Bernini, di cui il pontefice si assicura l esclusiva professionale, segna una svolta decisiva nella stessa cultura artistica romana [ ]. In linea con i nuovi orientamenti del gusto della corte, il pittore dei Barberini è piuttosto Pietro da Cortona che [ ] viene incaricato della decorazione del salone del nuovo palazzo di famiglia. Nell affresco della volta con il Trionfo della Divina Provvidenza attraverso il potere spirituale e temporale del papato di Urbano VIII (> pag. 524), realizzato dall artista fra il 1633 e il 1639, i nuovi principi dell arte barocca si accordano a un programma encomiastico senza precedenti. Committenza e mecenatismo nella Roma papale, in Storia della civiltà europea. Il Seicento, a cura di U. Eco, Federico Motta, Milano 2007 COMPRENDERE E INTERPRETARE a Individua gli scopi che si pose papa Urbano VIII nella sua attività di mecenate delle arti figurative. b In quali opere, richieste da Urbano VIII, Bernini manifestò la bellezza artistica e la grandezza del papato? Ricerca quali altre opere, che ancora oggi abbelliscono Roma, egli realizzò sotto altri pontefici. 77636R_0000E01_INTE_BAS@0550.pgs 15.09.2021 14:55

Dai fatti alla Storia - volume 1
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Dal Medioevo all’Età moderna