Dai fatti alla Storia - volume 1

SEZIONE D | LA COSTRUZIONE DEGLI STATI EUROPEI Il quadro fa parte di un ciclo commissionato da Maria de Medici al pittore fiammingo Pieter Paul Rubens, che lo dipinse tra il 1622 e il 1625. L opera, intitolata Il consiglio degli dèi per il matrimonio con la Spagna, colloca in una cornice mitologica la decisione della regina madre di far sposare due dei suoi figli Luigi ed Elisabetta con i figli di Filippo III re di Spagna. La realizzazione del ciclo seguì le convulse vicende politiche di quegli anni, cambiando soggetti a seconda dei mutati rapporti tra Maria e Luigi, fino alla riconciliazione finale. LA REGGENZA IN FRANCIA Nella Francia di inizio Seicento l assassinio di Enrico IV (1610 > C19.8) aveva portato al trono un re di soli nove anni, Luigi XIII (1601-43). La reggenza venne perciò assunta dalla madre, Maria de Medici (1575-1642), seconda moglie del re. La situazione politica, faticosamente ricomposta dagli sforzi di Enrico per ridare vigore allo Stato e alla monarchia, si complicò immediatamente. Essendo cattolica, Maria ebbe contro un ampio schieramento di ugonotti e anche di aristocratici, intenzionati a riprendersi quegli spazi che il re aveva saputo sottrarre loro. Maria si circondò di una cerchia di sua fiducia e fece ricorso a un favorito, Concino Concini (1569-1617): malvisto a corte per la sua origine (era anche lui fiorentino), sosteneva come Maria una politica di riavvicinamento tra le monarchie francese e spagnola. L aristocrazia, per ritagliarsi un ruolo sempre più rilevante a corte e nelle cariche decisionali, chiese la convocazione degli Stati generali con l intento di opporsi alla linea di Maria e di Concini. Gli Stati generali si svolsero a Parigi nel 1614; gli aristocratici, che intendevano abolire la venalità degli uffici per colpire la nobiltà di toga, si contrapposero ai ceti borghesi che volevano abbattere le prerogative e i privilegi nobiliari. Intanto Luigi XIII aveva raggiunto la maggiore età e cominciò a prendere coscienza della situazione e a cercare di assumerne il controllo. Il primo obiettivo era impedire che la madre continuasse a esercitare il suo influsso sulla politica. Luigi fece prima uccidere Concini (1617), quindi allontanò dalla corte la madre, che tentò anche di sollevare una rivolta contro il figlio. Nonostante gli scontri tra i due partiti, filo- e antispagnolo, Luigi rimase saldo al potere anche perché nel frattempo era passato in suo sostegno un ex consigliere di Maria: il vescovo Armand-Jean du Plessis de Richelieu (1585-1642), divenuto nel 1622 cardinale. Nel 1624, dopo aver fatto riavvicinare madre e figlio, Richelieu ottenne la piena fiducia del sovrano e ne divenne primo ministro. Fu lui il grande tessitore della politica francese e uno dei personaggi più influenti d Europa fino al 1642. LA POLITICA INTERNA DI RICHELIEU Il nuovo primo ministro si mosse innanzitutto per salvaguardare e consolidare lo Stato francese, dando stabilità al regno. Richelieu intervenne sul problema che agitava maggiormente la Francia: lo scontro confessionale tra cattolici e ugonotti. Questi ultimi erano sempre 534 77636R_0000E01_INTE_BAS@0534.pgs 15.09.2021 14:53

Dai fatti alla Storia - volume 1
Dai fatti alla Storia - volume 1
Dal Medioevo all’Età moderna