LA FONTE - La Professione di fede di Pio IV

SEZIONE C | NUOVI MONDI, NUOVE VISIONI DEL MONDO LA FONTE La Professione di fede di Pio IV Il documento è tratto dalla bolla di Pio IV Iniunctum nobis del 1564 ed espone in sintesi, come delle formule di fede, i principali punti stabiliti al concilio di Trento. Io [ ] con ferma fede credo e professo tutto ciò che si contiene nel simbolo della fede usato dalla Santa Chiesa di Roma, cioè: [segue il testo del Credo]. Ammetto ed abbraccio fermamente le tradizioni apostoliche ed ecclesiastiche e le altre regole e costituzioni della medesima Chiesa. Inoltre ammetto la Sacra Scrittura secondo l interpretazione che ha seguito e segue la Santa Madre Chiesa, a cui spetta giudicare del vero senso e delle interpretazioni delle Sacre Scritture, né mai la intenderò e interpreterò se non secondo l unanime consenso dei Padri. Professo inoltre che veramente e propriamente sono sette i sacramenti della Nuova Legge istituiti dal Signore Nostro Gesù Cristo e necessari per la salvezza del genere umano, benché non tutti a ciascuno, cioè il battesimo, la cresima, l eucarestia, la penitenza, l estrema unzione, l ordine e il matrimonio [ ]. [ ] Professo parimenti che nella Messa [ ] nel santissimo sacramento dell eucarestia è veramente, realmente, e sostanzialmente il corpo e il sangue, insieme con l anima e la divinità di Nostro Signore Gesù Cristo e che vi si attua la conversione di tutta la sostanza del pane in corpo e di tutta la sostanza del vino in sangue, la quale conversione la Chiesa cattolica chiama transustanziazione. [ ] Ritengo fermamente che il Purgatorio esiste e che le anime ivi rinchiuse si giovino dei suffragi dei fedeli. Analogamente che i Santi regnanti insieme con Cristo sono da venerare e invocare e che offrono per noi orazioni a Dio, e che le loro reliquie devono essere venerate. [ ] Riconosco la Santa cattolica e apostolica Chiesa di Roma, madre e maestra di tutte le chiese, e prometto e giuro sincera obbedienza al Romano Pontefice, successore del beato Pietro, principe degli apostoli, e vicario di Gesù Cristo. Similmente accolgo e liberamente riconosco ogni cosa tramandata, definita e affermata dal sacrosanto Concilio Tridentino, e similmente condanno e ripudio tutte le cose contrarie e tutte le eresie condannate e rigettate dalla Chiesa. R. Romeo, G. Talamo, Documenti storici, vol. II, L età moderna, Loescher, Torino 1966 La prima affermazione stabilisce il cosiddetto Credo niceno , detto simbolo della fede in quanto espone le verità teologiche di base della Chiesa di Roma (unicità di Dio, natura di Cristo...). Segue la serie delle ammissioni di fede proprie del cattolicesimo: la Chiesa come depositaria dell interpretazione delle Scritture; i sacramenti nel numero di sette, con i relativi riti. Nella celebrazione dell eucarestia avviene la trasformazione del pane e del vino in corpo e sangue di Cristo (transustanziazione), non la semplice presenza (consustanziazione) come sosteneva Lutero. L esistenza del purgatorio è riaffermata per giustificare l importanza dei suffragi e colpire la posizione luterana sulle indulgenze. Allo stesso modo è richiesta la venerazione dei santi anche attraverso le reliquie, oggetto delle tensioni iniziali con Lutero, e delle immagini che rappresentano i santi stessi. La riaffermazione del potere sovrano del papa su tutta la Chiesa fu uno dei risultati più importanti usciti dal concilio. INTERROGHIAMO LA FONTE 1 Per quale motivo si sottolinea che le Sacre Scritture devono essere interpretate solo dalla Chiesa? 2 Quali altri elementi dottrinali vengono esplicitati in chiara opposizione alla dottrina protestante e qual è il criterio stabilito per rigettare le eresie? 436 77636R_0000E01_INTE_BAS@0436.pgs 15.09.2021 13:57

Dai fatti alla Storia - volume 1
Dai fatti alla Storia - volume 1
Dal Medioevo all’Età moderna