Dai fatti alla Storia - volume 1

SEZIONE B | LA TRANSIZIONE ALLA MODERNIT QUANDO 1543 De revolutionibus orbium coelestium di Niccolò Copernico Uno dei solidi perfetti , composti da elementi uguali, disegnati da Leonardo per il trattato di Pacioli. COPERNICO E IL MODELLO ELIOCENTRICO Al nome dell astronomo polacco Niccolò Copernico (1473-1543) e alla sua opera fondamentale, il De revolutionibus orbium coelestium (Sulle rivoluzioni dei corpi celesti, 1543) è legato il rinnovamento degli studi in campo astronomico. Le sue ricerche chiusero l epoca, che durava da circa duemila anni, della teoria geocentrica, sostenuta da Aristotele e Tolomeo. Copernico, studiando le orbite dei pianeti, scoprì che il sole e non la terra era al centro del sistema planetario. La terra diventava, così, soltanto uno dei corpi celesti, che oltre alla rotazione sul proprio asse compiva anche una rivoluzione intorno al sole, della durata di un anno. Nasceva la teoria eliocentrica. La scoperta scuoteva la convinzione diffusa della centralità della terra, suscitando forti reazioni in quanto in netta opposizione con quanto si riteneva affermassero le Scritture. Si trattava di un idea che metteva in discussione l intera visione del mondo, in particolare quella religiosa, e proprio per evitare conflitti diretti con i dettami della Chiesa e della teologia fu presentata dallo stesso Copernico come un ipotesi matematica e il libro fu pubblicato soltanto postumo. LO SVILUPPO DELLA MATEMATICA Notevole sviluppo ebbe la matematica, che rese possibile la descrizione della natura e del reale. La riscoperta dell algebra, dell aritmetica e della geometria avvenne grazie alla mediazione araba, che fece conoscere all Occidente la traduzione delle opere dei grandi autori greci Archimede ed Euclide (IVIII secolo a.C.). Di grande spessore, anche per gli effetti che produsse, fu la sintesi generale operata in questo settore dal frate Luca Pacioli (1447-1517). Egli tentò, nel trattato De divina proportione (La divina proporzione, 1509), illustrato dalle magnifiche rappresentazioni geometriche di Leonardo, di dimostrare la verità secondo cui Dio è uno e trino utilizzando la definizione della proporzione divina detta anche sezione aurea , un particolare rapporto matematico tra la misura di un segmento e quelle delle sue parti. Pacioli volle anche mettere in relazione la figura dello scienziato, che indaga la natura, con quella dell artista, che ricrea la natura nella sua opera (come dimostra la lunga collaborazione con Leonardo). Suo merito fu, inoltre, l aver scelto di divulgare le questioni matematiche ricorrendo anche alla lingua volgare e non solo al latino, per rivolgersi a un pubblico più ampio di dotti e non a soli chierici. Ma i meriti del frate francescano andarono ancora oltre, perché in un altro suo trattato sull aritmetica e l algebra del 1494 svolse i primi esempi di calcolo delle probabilità e stabilì le regole per la tenuta dei libri a partita doppia, fondativi della ragioneria moderna. Prima di lui un altro matematico e teologo tedesco, l umanista Niccolò Cusano (1401-64), aveva aperto le porte al concetto di infinito, affermando che non esiste un unico centro dell universo e che lo spazio non è finito. Ma proprio questa infinità doveva sospingere l uomo, riconosciuta la propria ignoranza, alla ricerca di Dio e alla conoscenza della realtà. IL PENSIERO POLITICO: MACHIAVELLI E GUICCIARDINI Dalla spinta al rinnovamento non potevano restare esclusi gli ambiti principali di azione dell uomo: la storia e la politica. In particolare due fiorentini, Machiavelli e Guicciardini, avviarono un attenta riflessione sui meccanismi del potere. Il loro pensiero 312 77636R_0000E01_INTE_BAS@0312.pgs 15.09.2021 13:03

Dai fatti alla Storia - volume 1
Dai fatti alla Storia - volume 1
Dal Medioevo all’Età moderna