Dai fatti alla Storia - volume 1

SEZIONE B | LA TRANSIZIONE ALLA MODERNIT = ¬ V ¬ ¬ ¬ C di Bo tni a Ma Mar di Barents Go lfo Lag Lago L La a o ag On One Oneg O neg nega ega eg g M ar B al t i co Lago goo Ladoga La L aadogaa ad Autocratico Si dice di un potere illimitato e dispotico (dal greco autòs, stesso , e kratìa, potere ). Ivan il Grande in un incisione cinquecentesca. LA RUSSIA: MOSCA TERZA ROMA Anche la parte più orientale d Europa era interessata da nuovi processi politici. Il Principato di Kiev, in cui si erano insediati dal IX secolo i vichinghi (denominati anche Rus, da cui il nome Russia), era diventato un centro di scambi commerciali tra il Baltico e il mondo bizantino e da qui fino all Oriente. La conversione del principe Vladimir al cristianesimo ortodosso (X secolo) aveva portato alla nascita di una Chiesa nazionale russa. Nel corso del XII secolo una serie di crisi framVolga mentò il regno in tanti principati, formalmente indipendenti ma soggetti ai tatari del Khanato dell Orda d oro (> C3.6), al quale pagavano Kulikovo KKuu pesanti tributi. Fra tutti emerse il Principato di Mosca, che alla fine del Duecento sotto la guida di Daniil Don Nevskij riuscì a raggiungere una posizione di preminenza. Suo nipote Ivan I dal 1325 rafforMar Caspio zò la politica paterna unificando i territori russi Ma di A Mar Ma Az Azov zovv e, con il sostegno della Chiesa ortodossa, fu proGranducato di Mosca tagonista di una significativa estensione dei pronel 1350 13 0 Mar Nero pri domini, al centro dei quali era posta la città nel 1462 nel 1504 15 di Mosca. Con i successori di Ivan si giunse anche Territori tolti alla Lituania alla decisiva vittoria sui mongoli nella battaglia Regno di Polonia-Lituania di Kulikovo (1380), che segnò l inizio della deBattaglia cadenza dell Orda d oro, già indebolita e divisa come vedremo dall invasione di Tamerlano. Forte di questa posizione, il principe Ivan III il Grande (1440-1504), dopo aver sottomesso Novgorod (1478), fulcro economico dell area baltica per i suoi traffici commerciali, nel 1480 fu pronto per liberarsi dal giogo dei mongoli, dai quali si affrancò rifiutandosi di pagare i tributi. Approfittando delle divisioni interne ai khanati, Ivan il Grande ottenne l indipendenza facendosi riconoscere sovrano di tutte le Russie (mentre dal 1473 cominciò a comparire il termine zar ). Fu così nella condizione di portare avanti con determinazione la costruzione di un forte governo centrale, in grado di opporsi ai principi e ai feudatari e fondato sul suo potere autocratico. Per attuare la sua linea politica, Ivan creò una nobiltà di at servizio che lo appoggiava dal punto di vista ammini serv strativo e si affiancava, limitandone i poteri, alla tradistr zionale nobiltà dei boiardi (o boiari, i nobili propriez tari di latifondi). Simbolo del suo potere fu la fortezza del Cremlino, sede del palazzo reale. Caduto, come vedremo, l Impero bizantino in mano ai turchi, Ivan (che nel 1467 aveva sposato la figlia dell ultimo imperatore) rivendicò a Mosca la difesa della fede ortodossa, che aveva avuto il suo centro a Costantinopoli, appoggiandosi alla Chiesa russa ed elevando la città al ruolo di terza Roma . In questo modo offriva al suo popolo un potente elemento di identità e unità. 242 77636R_0000E01_INTE_BAS@0242.pgs 15.09.2021 14:53

Dai fatti alla Storia - volume 1
Dai fatti alla Storia - volume 1
Dal Medioevo all’Età moderna