M. Berengo, L’affermazione del medico

| > TESTO 2 | Marino Berengo L AFFERMAZIONE DEL MEDICO In un epoca travagliata da epidemie e carestie, la figura del medico e la sua funzione sociale assunsero un significato rilevantissimo. Lo storico Marino Berengo (1928-2000), svolgendo un ampia disamina delle categorie sociali e dei mestieri delle città medievali, approfondisce il ruolo dei medici e la loro importanza nel tessuto cittadino: dopo aver combattuto contro impostori e barbieri, il medico riuscì ad affermare il valore del proprio sapere e fu richiesto nelle strutture amministrative, assumendo il decisivo compito di medico condotto . medici: più qualificati certo dei notai; incomparabilmente meno numerosi e quindi assai ricercati, con scarso rischio di rimanere privi di lavoro: equiparati sovente in prestigio e guadagno ai giuristi; onorati nelle corti dei sovrani e dei prelati [ ]. Il medico ha dovuto costantemente rivendicare la sua assoluta preminenza e le sue specifiche prerogative in campo sanitario; il suo è stato uno dei mestieri più insidiati dalla concorrenza [ ]. Prima che si riconoscesse universalmente come medicus scientificus [ ] che aveva compiuto sei anni di studio in un università, han dovuto trascorrere in alcune città due-tre secoli di conflitti. Il competitore più antico, quello ecclesiastico, è stato il primo a cedere il campo. [ ] La lunga tradizione dell assistenza monastica ai pellegrini e ai malati, poi l intensa attività ospedaliera dei canonici regolari, non sono rimasti privi di effetti. Ma la figura del chierico-medico non sembra aver assunto un effettiva consistenza professionale [ ]. In scena sono invece costantemente rimasti gli ebrei [ ]. Le protezioni governative che così spesso i rinomati medici ebrei hanno saputo acquisire, li hanno per lo più posti al riparo dalla rivalità dei professionisti cristiani. Questi hanno invece esercitato un azione di continuo contenimento nei riguardi di quegli artigiani che tendevano a insidiare le loro prerogative: i barbieri anzitutto e, a un gradino più elevato, i chirurghi. [ ] I medici costituiscono dunque un gruppo professionale poco numeroso ma indispensabile e insostituibile nella vita della città e quindi fortemente tutelato e tenuto d occhio [ ]. A Firenze prima della Peste, nel 1338, se ne conta una sessantina; [ ] nel 1352 il numero dei medici non è calato di molto, riducendosi a 50, ma due persone su tre sono state falciate dall epidemia. Così la disponibilità sanitaria è cresciuta. [ ] Il medico non è una figura sconosciuta alle campagne, ma preferisce abitare in città, dove la clientela è più densa, e quindi più accessibile a I lui. [ ] A differenza dei giuristi e dei notai, incontrare nel palazzo pubblico un medico impegnato in funzioni di governo è un caso del tutto eccezionale. [ ] Molti medici hanno però uno stretto rapporto con lo Stato e, soprattutto, con la città: l amministrazione sanitaria è di fatti una delle più impegnative e consuete mansioni dell autorità municipale. Il comune di Bologna sembra sia stato il primo ad assumere un medico. [ ] Siamo nel 1214 e nello spazio di qualche decennio questi contratti si diffondono sia in Val Padana sia nell Italia centrale, dove la figura del medicus conductus diviene familiare e insostituibile a quasi tutte le città. un professionista che ha l obbligo di curare gratuitamente i poveri e può ricevere [ ] una determinata retribuzione dagli abbienti. L Europa delle città, Einaudi, Torino 1999 COMPRENDERE E INTERPRETARE a Quali figure erano in concorrenza con il ruolo del medico? b Per quali ragioni le amministrazioni cittadine ritenevano importante assumere medici? Spiegalo alla luce degli eventi studiati, riflettendo anche sulle forme ospedaliere esistenti. 77636R_0000E01_INTE_BAS@0195.pgs 15.09.2021 15:43

Dai fatti alla Storia - volume 1
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Dal Medioevo all’Età moderna