3 LA RISTRUTTURAZIONE DELLE MANIFATTURE

SEZIONE B | LA TRANSIZIONE ALLA MODERNIT 3 La pettinatura delle fibre, una fase avanzata della lavorazione di un panno di lana (miniatura trecentesca). Manifattura Dal latino medievale manufactura, derivato di manu facere fare con la mano . Indica l insieme dei lavori e delle operazioni, eseguite a mano o a macchina, attraverso cui una materia prima viene trasformata in oggetto di consumo, cioè in manufatto. Broccato Stoffa ornamentale, decorata con disegni tessuti a rilievo. Serve per la confezione di abiti ricchi, di paramenti sacri, oltre che per tendaggi e tappezzerie. Il broccato di seta è il più prezioso. LA RISTRUTTURAZIONE DELLE MANIFATTURE IL SETTORE TESSILE Il settore tessile costituì un tipico esempio della ristrutturazione manifatturiera in corso fra Trecento e Quattrocento. Queri ssto periodo vide avvenire importanti modifiche anche strutturali: non ssolo nuovi centri di commercio subentrarono a quelli in decadenza, ma per pe alcune produzioni si passò a un economia di specializzazione, dislocata a livello regionale. Si ebbero, così, territori destinati esclusivamente alla pastorizia, all olivicultura o ad altre piantagioni, anche a costo di dipendere da pastor fonti esterne per altri tipi di prodotto. Inoltre le attività manifatturiere si trasferirono man mano verso i piccoli centri o le aree rurali. All indomani della sferiro del 1347-53 il calo della domanda e di conseguenza della produzione peste d aveva colpito aree urbanizzate, come Firenze o Gand e la Fiandra, in cui si lavorava la lana per farne prodotti di qualità. Qui si registrò una flessione di due terzi della produzione, e altrettanto avvenne nelle zone in cui si procirca d duceva ed esportava la lana, come l Inghilterra, che passò dai circa 40 000 sacducev agli inizi del Trecento ai 5000/10 000 dell inizio del Quattrocento. chi esportati esp A questa crisi si rispose in modi differenti. In Spagna, in Inghilterra, nella FFrancia del Sud e in Italia meridionale si puntò sulla produzione di tessuti meno pregiati ricorrendo a materie prime a basso costo: il contenimento dei costi di produzione era facilitato dallo sfruttamento del llavoro salariato laddove i poteri signorili si erano rafforzati. In tutt altra direzione si orientò chi invece decise di rivolgersi a una clientela esigua ma ricca, disposta a pagare molto per capi di lusso. In questa produzione di altissima qualità si specializzarono alcuni già rinomati centri produz d Italia (Firenze su tutti, con i suoi broccati), della Fiandra e della Catalogna. Di questi tessuti di lusso faceva parte anche la seta: una volta appannaggio esclusivo della Cina, era stata importata in Europa e specialmente in Italia, che dal XII-XIII secolo ne era divenuta il maggior produttore continentale. I principali centri di lavorazione erano l area di Milano e Como, alcune città della Calabria (Catanzaro) e della Sicilia (Catania e Palermo). In queste zone venne introdotta e sostenuta la coltura del gelso, pianta necessaria all alimentazione del baco da seta. . C Y Dc. .CVY D .cJY. Tra i grandi mutamenti innescati dalla crisi del Trecento va segnalata la nascita di una nuova figura, quella del mercante-imprenditore (> A ). Molti mercanti cioè, spinti dalla volontà di ampliare i profitti, non si limitarono più alla sola compravendita delle merci ma diventarono anche produttori in proprio. Il mercante-imprenditore doveva impiegare ingenti capitali per l acquisto delle materie prime e degli strumenti necessari, oltre che per pagare la forza lavoro (salariati). In cambio otteneva il controllo totale di tutte le fasi della produzione. Questo nuovo sistema produttivo, non poteva ancora essere considerato industriale (almeno in senso moderno) ma introduceva sostanziali novità rispetto alla produzione artigianale: la divisione del lavoro in fasi contemporanee e fisicamente separate, mentre prima l intera lavorazione veniva eseguita fase dopo fase dall artigiano o all interno della bottega; la netta distinzione tra chi possedeva i mezzi di produzione e chi offriva la forza lavoro, che veniva remunerata in base alla quantità di beni prodotta (il cosiddetto cottimo). 182 77636R_0000E01_INTE_BAS@0182.pgs 15.09.2021 15:42

Dai fatti alla Storia - volume 1
Dai fatti alla Storia - volume 1
Dal Medioevo all’Età moderna