Dai fatti alla Storia - volume 1

SEZIONE B | LA TRANSIZIONE ALLA MODERNIT John Ball predica agli insorti guidati da Wat Tyler, miniatura quattrocentesca. Cancelliere Il dignitario che preparava e conservava gli editti del re. Nell ordinamento inglese, la figura cui spettava la direzione dell amministrazione statale. IL MALCONTENTO IN INGHILTERRA Anche in Inghilterra il coinvolgimento nella guerra contro la Francia determinò richieste sempre crescenti da parte della corona, inasprendo il diffuso malcontento delle campagne dove le condizioni dei contadini erano già aggravate dai pesanti vincoli imposti come abbiamo visto dallo Statuto dei lavoratori del 1351. La situazione poi esplose quando, nel 1381, il re aumentò considerevolmente la poll tax, la tassa fissa che, senza considerare la differenza di reddito, gravava su ogni persona adulta. I ceti rurali si rifiutarono di pagarla e la rivolta, iniziata nelle contee intorno a Londra, si propagò presto nel paese. Sin dall inizio la ribellione assunse caratteri anticlericali, oltre che antinobiliari. Infatti i contadini, sotto la guida di John Ball, un prete che mirava a colpire la corruzione dei religiosi, indirizzarono le loro azioni anche contro le ricchezze ecclesiastiche, giungendo ad attaccare il palazzo dell arcivescovo di Canterbury, l autorità religiosa più importante del paese, che era anche cancelliere del re. Ispirati da dottrine egualitarie che si richiamavano ai principi di povertà evangelica affermati in quegli anni dal teologo John Wyclif (1331-84) e sostenuti da un radicale desiderio di riscatto sociale, i ribelli coinvolsero nella lotta anche contadini agiati, salariati delle città ed esponenti del clero riformatore. Un esercito di ribelli, comandato da Wat Tyler, giunse a Londra per avanzare al re una serie di richieste: l aumento dei salari, la distribuzione dei beni della Chiesa e l abolizione della condizione servile. Il re in un primo tempo ne accettò alcune, ma quando le pretese di Tyler si fecero più ampie e radicali, il sovrano, con l appoggio dei nobili, lo fece uccidere e revocò le concessioni fatte. Privata del suo capo, nel giro di pochi mesi la rivolta venne domata e gli obblighi servili furono ristabiliti. LE SOLLEVAZIONI IN FIANDRA L aumento dei salari e il miglioramento della condizione di molti lavoratori sembravano una decisiva conquista dei ceti urbani salariati. Ma, così come stava accadendo nelle campagne, i ceti signorili e dominanti intervennero per riprendere il controllo dei processi produttivi; in particolare, di fronte a una contrazione dei commerci, imprenditori e mercanti come vedremo fra poco erano intenzionati a modificare le tradizionali forme artigianali (la bottega, le Arti) per dare vita a una nuova organizzazione del lavoro. Le prime sollevazioni a difesa dei diritti acquisiti si ebbero in Fiandra, dove importanti città come Gand e Bruges videro i lavoratori del settore tessile combattere con qualche successo contro i poteri locali. Tuttavia i dissidi interni sorti fra tessitori e tintori verso gli anni Ottanta del secolo frenarono l efficacia delle lotte, impedendo di ottenere risultati definitivi. La colorazione dei tessuti in una miniatura fiamminga quattrocentesca. IL TUMULTO DEI CIOMPI A FIRENZE Anche la penisola italiana fu teatro di vari conflitti urbani, come a Perugia e a Siena, ma il più rilevante avvenne a Firenze nel 1378. Il potere nella città toscana era allora in mano a un alleanza tra famiglie magnatizie e parte del cosiddetto popolo grasso , formato da mercanti, imprenditori e professionisti riuniti nelle sette Arti maggiori, mentre poco 180 77636R_0000E01_INTE_BAS@0180.pgs 15.09.2021 15:42

Dai fatti alla Storia - volume 1
Dai fatti alla Storia - volume 1
Dal Medioevo all’Età moderna