2 LE RIVOLTE NELLE CAMPAGNE E NEI CENTRI URBANI

Trasformazioni economiche e mutamenti sociali | CAPITOLO 7 RICAPITOLANDO 1 In che modo il crollo demografico rese possibile un riequilibrio tra esseri umani e risorse alimentari? 2 Quali nuovi tipi di conduzione delle terre si affermarono nelle varie aree d Europa? si preferì valorizzare i terreni agricoli esistenti, praticando forme di coltura che puntavano all autosufficienza oppure erano, se non possiamo ancora definirle intensive, quanto meno specializzate. Nel Sud Europa e in Italia in particolare si investì in colture miste (frutteti, legumi) o in piantagioni di pregio come l olivo e la vite, o ancora in piante industriali che offrivano materie prime per la fabbricazione di manufatti. Tra queste le più diffuse furono il cotone, il lino, la canapa e il gelso, utilizzati nella produzione di tessuti, la robbia e lo zafferano, necessari alla tintura, il luppolo, impiegato per la fabbricazione della birra. 2 QUANDO 1351 Statute of labourers (Statuto dei lavoratori) in Inghilterra L uccisione di tienne Marcel in una miniatura quattrocentesca. LE RIVOLTE NELLE CAMPAGNE E NEI CENTRI URBANI IL SENTIMENTO DI RIBELLIONE La fase di crescita dei salari non durò a lungo. Per evitare ulteriori perdite nei loro profitti, infatti, i signori presero provvedimenti anche di natura legale volti a limitare le richieste dei lavoratori. Così avvenne in Inghilterra, dove nel 1351 fu emanato lo Statute of labourers (Statuto dei lavoratori), che proibiva l aumento dei salari e lo spostamento dei lavoratori dalle loro zone di residenza. La risposta fu il riesplodere, in varie parti d Europa, di quel sentimento di ribellione sempre presente nella storia medievale, ma che ora appariva caratterizzato da forme di consapevolezza delle proprie condizioni da parte degli insorti, soprattutto dei contadini. Particolarmente significativi furono gli episodi accaduti in Francia e Inghilterra. LE JACQUERIES IN FRANCIA I primi moti scoppiarono nella regione dell le-de-France, intorno a Parigi. I contadini si mobilitarono, dando vita alle cosiddette jacqueries (da Jacques Bonhomme, nome con cui i nobili chiamavano in modo dispregiativo i contadini), rivolte brevi e violente che si svilupparono nel Nord della Francia tra maggio e giugno del 1358. Il paese era coinvolto già da un ventennio nella guerra contro l Inghilterra (la cosiddetta Guerra dei cent anni, che studieremo più avanti); il conflitto, visti anche gli insuccessi dell esercito francese, richiedeva continue risorse alle quali la corona sopperiva con aumenti della pressione fiscale. Esasperate dalle nuove imposte, oltre che dalla crisi economica in atto, le popolazioni rurali fecero esplodere tutta la loro rabbia contro i nobili, ritenuti peraltro responsabili del cattivo andamento delle operazioni belliche. La rivolta ottenne l appoggio dei ceti commerciali parigini, guidati da un magistrato a capo dei mercanti della città, tienne Marcel. Questi aveva preso il controllo degli Stati generali (> C3.2), l assemblea consultiva che in quegli anni, vista la debolezza e la lontananza del re, impegnato in guerra, aveva assunto un forte potere. La rivolta sembrò offrire l opportunità di ridurre la forza politica dell aristocrazia e del re a favore dei ceti borghesi e mercantili, ma quando Marcel si schierò con un pretendente al trono favorevole agli inglesi venne considerato un traditore e ucciso. A quel punto nobili e borghesi si ricompattarono intorno alla monarchia e avviarono una feroce repressione che uccise migliaia di persone, ponendo fine alla rivolta. 179 77636R_0000E01_INTE_BAS@0179.pgs 15.09.2021 15:41

Dai fatti alla Storia - volume 1
Dai fatti alla Storia - volume 1
Dal Medioevo all’Età moderna