Dai fatti alla Storia - volume 1

SEZIONE A | RINASCITA E CRISI DELL EUROPA MEDIEVALE PISA Pisa ebbe una considerevole importanza nel Mar Tirreno (Sardegna e Corsica) ma riuscì a imporsi anche nel Mediterraneo grazie alle crociate: il suo determinante contributo, insieme con Genova e Venezia, alla conquista di Antiochia e di Gerusalemme (1099) le consentì di acquisire colonie commerciali in Palestina e in Siria. Entrata nella stessa area di azione di Genova, venne in conflitto con la potenza ligure, dalla quale fu sconfitta nel 1284 (battaglia della Meloria). Anche Pisa, dunque, si avviò al declino commerciale marittimo. Solo a Genova e a Venezia restò, con il passare del tempo, il primato italiano dei traffici sul Mediterraneo. GENOVA Genova si era distinta nella fase delle istituzioni comunali per aver raggiunto nel X secolo una sua autonomia, grazie ad accordi tra i cittadini e le famiglie più potenti della città. Alla base di tali accordi c erano l organizzazione dei traffici marittimi e quindi della flotta cittadina. Stabilizzatasi all interno, Genova poté sviluppare la propria dimensione marinara sia verso il Nord Europa sia verso l Oriente, dove ottenne importanti posizioni nei principali porti mediorientali in seguito alle crociate e riuscì a farsi largo fino al Mar Nero, snodo dei traffici con l Oriente. Ovunque stabilì postazioni commerciali dotate di specifiche prerogative e di larga autonomia. Tra queste postazioni un ruolo di primo piano ebbe la base commerciale di Caffa, nella penisola di Crimea nel Mar Nero, da cui presero le mosse i primi contatti con i mercanti dell Impero mongolo (> C3.6). La costruzione di una nave da trasporto nei cantieri veneziani nel Trecento. RICAPITOLANDO 1 Quali caratteri avevano le città marinare italiane? 2 Su quali istituzioni si fondava la città di Venezia? VENEZIA Venezia riuscì a coniugare potenza commerciale e politica. Anche in questo caso la cittadinanza si era data dal IX secolo ordinamenti che andavano in direzione di quell autonomia politica che resterà per secoli una caratteristica della città lagunare. Le grandi famiglie di mercanti e di costruttori di navi avevano costituito robuste istituzioni che sostennero, nel corso del XII secolo, il solido governo dei dogi, fondato sull assemblea cittadina chiamata Maggior consiglio. Non c era prodotto che non passasse attraverso le imbarcazioni commerciali veneziane: dalle più diffuse sete e spezie dell Oriente fino alle lane della Spagna, dalle materie prime del Nord Africa e della Grecia ai grani e ai cibi provenienti da qualunque luogo. Il predominio sulle coste dalmate e il possesso di numerose isole greche favorirono i contatti con l Impero bizantino. Con la presa di Corfù e di Creta, agli inizi del Duecento, i veneziani entrarono con decisione nell area mediorientale (Siria e Palestina), anche a seguito dei successi militari ottenuti con le crociate. La potenza della città lagunare era evidente anche per i privilegi che riusciva a ottenere nella sua attività mercantile: il diritto di commerciare liberamente e senza pagare imposte (franchigia) è testimonianza del suo prestigio. Un così vasto impero commerciale doveva prima o poi venire in conflitto con altre potenze: le rotte e gli interessi di Venezia coincidevano con quelli di Genova, provocando più volte scontri armati che videro prevalere ora l una ora l altra, senza che ciò significasse l uscita di scena di una delle due contendenti. Ma fu soprattutto nella competizione con gli esperti mercanti arabi nel Mediterraneo e in Oriente che Venezia mostrò tutta la sua capacità e potenza. 118 77636R_0000E01_INTE_BAS@0118.pgs 15.09.2021 14:55

Dai fatti alla Storia - volume 1
Dai fatti alla Storia - volume 1
Dal Medioevo all’Età moderna