Tua vivit imago - volume 1

LA CRISI DELLA REPUBBLICA E LE GUERRE CIVILI quae etiam mediocris viros spe praedae transvorsos agit, ad hoc studia Numidarum in Iugurtham accensa, ex quibus, si talem virum dolis interfecisset, ne qua seditio aut bellum oriretur, anxius erat. della preda, persino uomini privi di ambizione; inoltre, il caldo favore dei Numidi per Giugurta, tale da fargli temere, se avesse soppresso con l inganno un uomo così meritevole, qualche sedizione o guerra civile. (trad. P. Frassinetti) mediocris: vale mediocres (accusativo plurale). transvorsos: predicativo dell oggetto ( conduce fuori strada ). si inter- fecisset: protasi di un periodo ipotetico dell irrealtà. ne qua oriretur: completiva negativa retta da un verbum timendi, cioè anxius erat. qua: è il nominativo femminile singolare dell aggettivo inde nito quis, enclitico. Analisi del testo Il ritratto di un umanità incontaminata I Romani raramente mostrano un aperto disprezzo per i propri nemici. Al contrario, non è dif cile trovare nella letteratura latina chiari elogi delle virtù dei popoli o dei generali contro i quali Roma si trova a combattere. Ciò garantisce non soltanto l implicito encomio dei Romani, uomini tanto virtuosi da riuscire a vincere anche individui di comprovato valore; ma soprattutto dall età di Sallustio in poi consente di ripetere quasi inconsciamente le regole del mos maiorum, che si ritiene ormai perduto dai Romani, e che viene invece rintracciato in popolazioni rimaste ai margini della civiltà e per questo incontaminate. Questo schema sarà ripetuto con i Galli da Cesare ( p. 723) e con i Germani dallo storico di età imperiale Tacito (55-117 d.C.). Anche Sallustio si rifà a una simile impostazione, accennando alle salubri attività cui si dedica il giovane Giugurta. Non è però di certo questo aspetto a interessarlo e subito dopo egli riporta la sua indagine a una più generica sententia: la natura umana è sempre indirizzata verso l avidità e corre a capo tto verso l adempimento dei suoi desideri. Questa considerazione accompagnerà quindi il lettore accorto a seguire tutte le prime fasi del con itto, e specialmente la crudele e spietata azione di Giugurta per impadronirsi dei beni che invece Micipsa avrebbe voluto equamente divisi. Un ritratto in divenire In questo passo viene tratteggiato un pro lo di Giugurta, che subisce uno sviluppo e un evoluzione nel corso della narrazione degli eventi: questo distingue, in qualche misura, il personaggio del Nùmida da quello di Catilina, che n dall inizio è presentato come gura stabilmente paradossale ( T3). Dal principio il futuro re dei Nùmidi è rappresentato come un giovane valoroso, da tutti benvoluto; dopo la morte di Micipsa, però, Giugurta si trasforma in un personaggio che non esita a ricorrere a intrighi e delitti per ottenere i propri scopi, ma allo stesso tempo è tormentato, come una gura tragica, dal timore delle conseguenze. Moneta con immagine di Giugurta. Mettiti alla prova Laboratorio sul testo ONLINE 818

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Età arcaica e repubblicana