Tua vivit imago - volume 1

L autore Sallustio 10 15 20 enim vero, pro deum atque hominum fidem: victoria in manu nobis est; viget aetas, animus valet; contra illis annis atque divitiis omnia consenuerunt. Tantum modo incepto opus est, cetera res expediet. 11. Etenim quis mortalium, cui virile ingenium est, tolerare potest illis divitias superare, quas profundant in exstruendo mari et montibus coaequandis, nobis rem familiarem etiam ad necessaria deesse? Illos binas aut amplius domos continuare, nobis larem familiarem nusquam ullum esse? 12. Quom tabulas, signa, toreuma ta emunt, nova diruunt, alia aedificant, postre mo omnibus modis pecuniam trahunt, vexant, tamen summa lubidine divitias suas vincere nequeunt. 13. At nobis est domi inopia, foris aes alienum, mala res, spes multo asperior: den que quid rel qui habemus praeter miseram animam? 14. Quin ig tur expergiscimini? En illa, illa, quam saepe optastis, libertas, praeterea divitiae, decus, gloria in oculis sita sunt; fortuna omnia ea victoribus praemia posuit. 10. Ebbene, allora, nel nome degli dèi vi giuro: la vittoria è già nelle nostre mani; a noi vigorosa è l età, audace l animo; ad essi invece gli anni e le mollezze tutto hanno intorpidito. Non occorre che iniziare: il resto verrà da sé. 11. Chi, infatti, chi, dotato di animo virile, può tollerare che essi sovrabbondino di ricchezze, che le sperperino nella costruzione di ville protese sul mare o nello spianamento di montagne, mentre a noi mancano i mezzi per il necessario? che essi fabbrichino in continuazione un sempre crescente numero di palazzi, mentre a noi non è concesso in alcun luogo un focolare domestico? 12. Per quanto acquistino quadri, statue, vasi cesellati; per quanto abbattano edifici appena costruiti per innalzarne dei nuovi; insomma per quanto si sforzino di dissipare e dilapidare il denaro in tutti i modi, tuttavia, malgrado ogni sfrenatezza, non riescono a dar fondo alle loro ricchezze. 13. A noi, miseria in famiglia, debiti in società, trista la realtà presente, assai peggiore la prospettiva dell avvenire: che ci resta, insomma, se non una miserabile vita? 14. Perché dunque non insorgete? Ecco, ecco la libertà che avete tanto spesso invocato; ecco: ricchezze, onori, gloria stanno dinanzi ai vostri occhi, premio designato dalla fortuna al vincitore. vero: formula avversativa che segna un brusco passaggio. pro deum fidem: formula di giuramento in cui è omesso il verbo testor. viget valet: struttura a chiasmo* con allitterazione; i due verbi indicano la forza sica e quella morale. annis atque divitiis: fra gli anni e le ricchezze . incepto: participio perfetto sostantivato. La frase signi ca alla lettera: c è bisogno (opus est) soltanto (tantum modo) dell inizio (incepto), il resto (cetera, neutro plurale) lo risolverà (expediet) la cosa stessa (res) . 11. Etenim ullum esse? mortalium: genitivo partitivo; Sallustio usa spesso mortales al posto di homines. cui: dativo di possesso. tolerare: regge la serie di in nitive seguenti. quas profundant: relativa con valore fra il nale e il consecutivo ( che loro abbiano ricchezze in sovrabbondanza, che possano scialacquare ). in extruendo coaequandis: disposizione chiastica dei due gerundi- vi; letteralmente nell edi care il mare e nell abbassare i monti . rem familiarem: è più generico del lar familiaris citato poco sotto (r. 14). ad necessaria: complemento di ne. continuare: l in nito, come il successivo esse, dipende ancora da tolerare potest. Qui il verbo indica il prolungamento di due o più case , ottenuto unendole fra loro. larem familiarem: il patrimonio familiare, inteso anzitutto come beni immobili. 12. Quom vincere nequeunt Quom: forma arcaica per cum; è qui costruito con l indicativo presente, ma ha valore concessivo. Regge i verbi emunt, diruunt, aedi cant, trahunt, vexunt: per quanto comprino quadri, statue, vasi cesellati, abbattano edi ci nuovi, [ne] costruiscano altri, in ne [per quanto] sperperino, dilapidino denaro in tutti i modi . toreuma ta: sostantivo di derivazione greca (dal sostantivo tòreuma), indica vasi cesellati . summa lubidine: ablativo strumentale; lubidine è forma arcaica per libidine. divitias nequeunt: non riescono a vincere le loro stesse ricchezze . 13. At nobis miseram animam? At: la congiunzione ha un forte valore avversativo. nobis: dativo di possesso. foris: avverbio di luogo. mala asperior: costruzione a chiasmo con omoteleuto* fra res e spes. Nota l allitterazione spes asperior. quid rel qui habemus: che cos altro ci rimane . 14. Quin praemia posuit Quin: introduce una proposizione interrogativa diretta negativa. expergiscimini: seconda persona plurale del presente indicativo del verbo expergiscor. illa, illa: anafora* del deittico, riferito a libertas, cui è riferito anche il pronome relativo quam. optastis: perfetto sincopato per optavistis. sita: neutro plurale riferito a divitiae, decus e gloria. omnia ea: neutri plurali riferiti a praemia. 801

Tua vivit imago - volume 1
Tua vivit imago - volume 1
Età arcaica e repubblicana