Tua vivit imago - volume 1

DALLE ORIGINI ALLA CONQUISTA DEL MEDITERRANEO in breve necessario per l iscrizione nella classe più bassa. A ciò si aggiunge il problema del nuovo ruolo affidato ai comandanti, perché la complessità e la durata delle operazioni rendono le magistrature tradizionali non più adeguate a gestire le campagne militari, che vengono condotte ormai fuori dall Italia lungo archi temporali che travalicano il canonico anno di durata dell incarico. Per far fronte a un impegno bellico sempre maggiore si comincia ad applicare in modo sistematico l espediente della prorogatio imperii (ossia la concessione di una proroga dell imperium oltre l anno dell incarico per il comandante impegnato in operazioni militari particolarmente delicate), che con il tempo diviene una prassi consolidata per l amministrazione dei territori conquistati: a conclusione del proprio mandato, infatti, consoli e pretori possono ricevere l incarico di governare una provincia non necessariamente quella in cui hanno già operato in qualità di proconsoli o di propretori. Il ricorso a queste figure è così frequente che le cariche di proconsole e di propretore diventano autonome rispetto alle relative magistrature ordinarie, tanto che in alcuni casi verranno concesse a cittadini che non sono mai stati né consoli né pretori. Il prestigio garantito La crisi dell equilibrio fra le gentes Ben presto si vedono le conseguenze politiche di tali dagli incarichi cambiamenti: la nobiltà rafforza sempre più la propria posizione, sfruttando il prestigio e il militari porta a una potere che provengono dalla responsabilità di guidare le campagne militari e gestire i terriforte competizione tori sottomessi; in particolare, la possibilità di avere a disposizione come bottino di guerra fra le gentes e alla concentrazione immense ricchezze accresce l intensificarsi della competizione all interno dell élite. Comindel potere nelle mani ciano infatti ad affermarsi alcuni personaggi che, grazie ai loro successi, sono riusciti a ottedi singole personalità. nere una posizione di supremazia tale da mettere in pericolo l equilibrio fra le gentes su cui si basa il sistema repubblicano. Un esempio è costituito dalla famiglia dei Cornelii, la gens di Publio Cornelio Scipione l Africano, il vincitore di Cartagine: forte del prestigio di cui gode, Scipione esordisce sulla scena politica nel 213 a.C., pur non avendo l età minima richiesta per rivestire un incarico pubblico, e diventa in seguito proconsole in Spagna (211 a.C.) a soli venticinque anni e senza aver mai rivestito la carica di console; similmente accade con il suo nipote adottivo, Publio Cornelio Scipione Emiliano, eletto console una prima volta nel 147 a.C. e poi ancora nel 134 a.C. Un decimo dei consoli eletti nel secolo successivo alla seconda guerra punica appartiene alla gens Cornelia, che nel frattempo è diventata una delle famiglie senatorie più ricche di Roma. L interno del sepolcro degli Scipioni a Roma. 72

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Età arcaica e repubblicana