Tua vivit imago - volume 1

L autore Cicerone Analisi del testo L argumentatio extra causam Nell economia dell orazione, il passo proposto fa parte dell argumentatio extra causam, cioè quell ampia sezione in cui Cicerone tralascia le questioni puramente legali e apre a digressioni di altro argomento, con le quali ritiene di poter ulteriormente rafforzare la dimostrazione dell innocenza del proprio cliente. Da un punto di vista legale e giuridico Cicerone, infatti, ha già dimostrato che il suo assistito Archia, accusato di aver ottenuto illegalmente la cittadinanza romana, ha ottemperato a tutte le prescrizioni della legge Plauzia Papiria (89 a.C.), che concedeva la cittadinanza romana ai socii italici i quali al giorno della promulgazione della legge avessero domicilio in Italia e avessero presentato domanda al pretore entro sessanta giorni. Ora l oratore può dunque permettersi di procedere con argomentazioni di carattere culturale e dedicarsi a un elogio della letteratura e della poesia: l ars poetica è qualcosa di sacro e frutto di ispirazione divina; per questa ragione i poeti vanno onorati e difesi strenuamente. Naturalmente l oratore anche in una sezione dedicata a temi di natura non legale mira a dimostrare che Archia merita di essere cittadino romano. Presentando una versione attenuata della credenza nell origine divina della poesia, Cicerone si sofferma sulla nozione di sanctitas ( inviolabilità ) dei poeti (rr. 11-13) appresa da Democrito e Platone (a summis hominibus eruditissimisque accepimus, rr. 7-8; cfr. De oratore II, 194): la sovrumanità dei poeti si rivela nella loro natura intesa come genio (ingenium), nelle vires mentis che li potenziano, nel divinus quidam spiritus che li pervade (rr. 9-10). Attivando un abile captatio benevolentiae nei confronti dei giudici e dei suoi uditori, Cicerone sottolinea la loro condizione di uomini civili, colti, amanti delle lettere e delle arti (humanissimos ho- mines) e la contrappone a quella dei barbari (barbaria), che mai appunto hanno osato offendere i poeti (rr. 1314). Se i sassi, i deserti e le bestie feroci subiscono il fascino della poesia, tanto più si mostreranno sensibili nei confronti di un poeta uomini educati nelle arti più nobili (instituti rebus optimis, r. 15) e che realizzano al meglio l ideale antropologico dell humanitas. Il ruolo del poeta nella società La digressione della Pro Archia è dunque un momento di ri essione sull importanza degli studi letterari, sul ruolo civile e politico della poesia e della gura del poeta nella società; in tal modo la difesa non solo consta di prove giuridiche, ma si basa anche sulla presentazione dell imputato quale paradigma comportamentale sul piano professionale, civile e umano. Per Cicerone il poeta assolve un ruolo fondamentale nella vita civile e politica della res publica, in quanto ha il compito di custodire e tramandare ai posteri la memoria di un popolo. Depositario di un sapere della collettività, il poeta celebrando le nobili imprese del passato, oltre a sottrarre uomini e azioni all oblio, favorisce l imitazione dei paradigmi civili ed etici su cui si fonda la grandezza di un popolo. L idea del nobile ruolo del poeta nella società poggia sulla concezione, tipicamente romana, della funzione pratica degli studi, e in particolare della letteratura, che, come la loso a, deve essere al servizio della società. Mentre gli artisti necessitano di dottrina generale, precettistica e abilità tecnica, la forza dei poeti poggia sul talento, che è un dono naturale, e su un ispirazione divina; poeti si nasce, non si diventa. Dunque, se anche Archia non fosse cittadino romano, dovrebbe esserlo per i suoi grandi meriti culturali e perché ha cantato e diffuso la gloria di Roma. Laboratorio sul testo COMPRENSIONE 1. In che senso si può affermare che Cicerone colloca la poesia e il poeta che la esercita in una sfera quasi religiosa? 2. Perché viene menzionato Omero? Che ruolo ha la sua menzione? ANALISI 3. Quale figura retorica riconosci nelle espressioni Hunc ego non dil gam? non adm rer? non omni ratione defendendum putem? (rr. 6-7) e Homerum Colophonii civem esse dicunt suum, Chii suum vind cant, Salaminii repe tunt, Smyrnaei vero suum esse con rmant (rr. 16-17)? Che cosa vuole sottolineare Cicerone? 603

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Età arcaica e repubblicana