Altri tipi di documenti

DALLE ORIGINI ALLA CONQUISTA DEL MEDITERRANEO in breve L area, in seguito alla sua profanazione (secondo alcuni da parte dei Galli durante il saccheggio del 387 a.C.), fu coperta da un pavimento di marmo nero e trasformata in locus funestus ( luogo nefasto ), cioè in una zona che, considerata il sito della supposta morte di Romolo, non era lecito guardare. Il lapis Satricanus è un blocco di pietra, appartenuto forse a un tempio per la Mater Matuta, con l iscrizione di una dedica a Marte. Il lapis Satricanus Databile tra la fine del VI e l inizio del V secolo a.C. è l iscrizione incisa sul lapis Satricanus, un blocco di pietra giallastra rinvenuto nel 1977 nelle fondamenta di un tempio dedicato alla Mater Matuta (antica divinità latina del mattino) a Satr cum, nel Lazio meridionale (probabilmente Borgo Le Ferriere, in provincia di Latina). L iscrizione (CIL I2, 2832), redatta in latino arcaico o, come si è sostenuto più recentemente, in falisco, reca la Il lapis Satricanus, ritrovato a Satr cum nel Latium dedica di un dono votivo a Marte; in vetus, VI-V secolo a.C. essa si menzionano un Publio Valerio, nel quale si è voluto individuare Publio Valerio Publìcola, uno dei primi due consoli repubblicani nel 509 a.C., e i suoi sodales ( compagni ). Altri tipi di documenti I commentarii sono stilati da ciascun magistrato che registra gli eventi accaduti durante la sua carica. PLUS Alcune elaborazioni letterarie Commentarii e trattati A Roma è documentata una registrazione ufficiale di eventi, informazioni, dati di vario genere da parte dello Stato. I magistrati stilano i commentarii, consistenti in resoconti e diari sulle attività e gli eventi accaduti nel periodo della loro carica. Fin da epoca antica esistono gli archivi dell erario (il luogo dove si conservava il tesoro pubblico) e dei censori ( pp. 38-39). Al V secolo a.C. risalgono i testi di alcuni trattati stipulati da Roma con i popoli vicini e con Cartagine; del foedus Cassianum del 493 a.C. al tempo di Cicerone si conserva una copia nel Foro romano (Cicerone, Pro Balbo 53; Livio, II, 33, 9). I testi di alcune leggi esposte al pubblico e dei trattati vengono trascritti e conservati negli archivi dei santuari. I pontefici redigono Gli archivi ponti cali Particolarmente importanti si rivelano gli archivi pontificali. I pontei fasti e mettono fici infatti mettono per iscritto i procedimenti rituali per sacrifici e cerimonie, eventi cittadini per iscritto i importanti, forse anche i responsa ( risposte ) su controversie di natura pubblica e privata. A procedimenti rituali. loro è affidato il controllo del tempo a scopi sociali: fissano infatti per iscritto il calendario (indicato con il termine fasti), nel quale distinguono i dies fasti, cioè i giorni in cui è consentito trattare gli affari pubblici e amministrare la giustizia, da quelli nefasti, nei quali ogni attività è interdetta. Ogni anno il pontifex Gli Annales Maximi Forse a partire dal 254 a.C., anno dell elezione del primo pontefice maximus espone una massimo plebeo, ogni anno il pontifex maximus espone in pubblico davanti alla propria casa tabula in cui riporta (la Regia) una tabula dealbata ( imbiancata ) recante il nome dei consoli e dei magistrati. i nomi di consoli e magistrati e i principali Nella tabula il pontefice registra gli eventi degni di essere ricordati, fatti militari e politici eventi di quell anno. (guerre, tumulti, trattati di pace), aggiornamenti di tipo economico (rincari del grano, an- damento del raccolto), fenomeni naturali (eclissi di sole e luna, terremoti, inondazioni), calamità (epidemie, carestie, incendi), prodigi. Alla fine dell anno la tabula viene ritirata e riposta nell archivio (tablinum), così che possa essere consultata: dalle tabulae attingono 58

Tua vivit imago - volume 1
Tua vivit imago - volume 1
Età arcaica e repubblicana