Tua vivit imago - volume 1

LA CRISI DELLA REPUBBLICA E LE GUERRE CIVILI stesso autore della traduzione proposta sopra, ma in un edizione più recente) e di Francesco Giancotti. Lucrezio fa un ampio uso dell enjambement: quale dei due traduttori ha rispettato tale caratteristica? Da un punto di vista linguistico, ci sono scelte vistosamente diverse nelle due traduzioni? Quale delle due mantiene maggiori legami con il testo originale? Ut bibere in somnis sitiens quom quaerit et umor non datur, ardorem qui membris stinguere possit, sed laticum simulacra petit frustraque laborat 1100 in medioque sitit torrenti umine potans, sic in amore Venus simulacris ludit amantis, nec satiare queunt spectando corpora coram nec manibus quicquam teneris abradere membris possunt errantes incerti corpore toto. (Lucrezio, De rerum natura IV, 1097-1104) Traduzione di L. Canali Traduzione di F. Giancotti Come in sogno un assetato che cerchi di bere, e bevanda non trovi che estingua nelle sue membra [l arsura, ma liquidi miraggi insegua in un vano tormento, o immerso in un rapido ume ne beva, ma la sete [non plachi, così in amore Venere con miraggi illude gli amanti, che non sanno appagarsi mirando le svelate forme, né a una carezza involare qualcosa dalle tenere [membra, irrequieti vagando per l intera super cie del corpo. Come quando in sogno un assetato cerca di bere e [non gli è data bevanda che nelle membra possa estinguere l arsura, ma a simulacri di acque aspira e invano si travaglia e in mezzo a un ume impetuoso bevendo patisce [la sete, così in amore Venere con simulacri illude gli amanti, né possono saziare i propri corpi contemplando corpi [pur vicini, né sono in grado di strappar via qualcosa dalle tenere [membra con le mani errando incerti su per tutto il corpo. COMPETENZE ATTIVE Per argomentare Alla luce del brano letto, come ti sembra l atteggiamento di Lucrezio nei confronti delle donne? Questa concezione può, a tuo avviso, essere riconducibile alla mentalità romana, generalmente misogina? Rispondi in 5 righe. Per riscrivere «Ecco perché, tornato nell alta e cupa casa degli antenati, egli s avvicinò alla bella africana, che faceva cuocere una bevanda sopra un braciere, in un vaso di metallo. Perché anch essa aveva a lungo sognato ed i suoi pensieri erano risaliti alla sorgente misteriosa del suo sorriso. Lucrezio considerò la bevanda ancora ribollente. Schiarì a poco a poco e diventò simile ad un cielo torbido e verde. E la bella africana scosse il capo ed alzò un dito. Allora Lucrezio bevette. E subito la sua ragione si smarrì ed egli dimenticò tutte le parole greche del rotolo di papiro. E, per la prima volta, impazzito, conobbe l amore e nella notte, essendo stato avvelenato, conobbe la morte (M. Schwob, Vite immaginarie, trad. M. Teresa Escoffier, Longanesi, Milano 1954). Questo passo è la conclusione della biografia di Lucrezio, contenuta nel libro di Marcel Schwob: l autore descrive il momento della morte del poeta latino così come la immagina. Prova anche tu a descrivere in un breve testo (massimo 10 righe) gli ultimi attimi del poeta e ciò che immagini possa essere accaduto in quei momenti nella mente di Lucrezio. 516

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Età arcaica e repubblicana