Tua vivit imago - volume 1

LA CRISI DELLA REPUBBLICA E LE GUERRE CIVILI 435 440 nunc igitur quoniam quassatis und que vasis diffluere umorem et laticem discedere cernis, et nebula ac fumus quoniam discedit in auras, crede animam quoque diffundi multoque perire ocius et citius dissolvi in corpora prima, cum semel ex hominis membris ablata recessit; quippe etenim corpus, quod vas quasi constitit eius, cum cohibere nequit conquassatum ex aliqua re ac rarefactum detracto sanguine venis, a re qui credas posse hanc cohiberier ullo, corpore qui nostro rarus magis incohibescit? 434-439. nunc igitur recessit Ora dunque, poiché vedi (cernis) che da vasi spaccati (quassatis vasis) l acqua (umorem) scorre via da ogni parte (und que dif uere) e il liquido (laticem) si disperde (discedere), e poiché nubi e fumo si spandono nell aria, pensa che anche l anima si disperde e muore molto più in fretta (ocius) e più velocemente (citius) si dissolve nei corpi primi, non appena (cum semel), separata (ablata) dalle membra dell uomo, si allontana (recessit) . und que: va riferito a dif uere e discedere del v. 435 ( vedi il liquido uscire fuori e l acqua spargersi ovunque ), non a quassatis. diffluere umorem et laticem discedere: chiasmo*. 440-444. quippe incohibescit? corpus: è soggetto di nequit. Il corpo perde coesione e forza a causa della perdita di sangue, e permette in ne all anima di fuoriuscire dagli interstizi. vas: la designazione metaforica del corpo come vaso dell anima è un tòpos* utilizzato per esempio anche da Cicerone nelle Tusculanae disputationes, I, 52: corpus quidem quasi vas est aut aliquod animi receptaculum ( certamente il corpo è come un vaso e una sorta di recipiente dell animo ). qui: avverbiale ( in che modo ), equivale a quomo do. hanc: è soggetto di cohiberier, in nito passivo arcaico equivalente a cohiberi ( essere contenuto ). Analisi del testo Un argomentazione basata sul sillogismo utile analizzare in dettaglio la struttura logica di questa dimostrazione e cercare di mettere in evidenza alcune delle caratteristiche principali dell argomentazione lucreziana. L armatura logica del passo è di tipo sillogistico, si basa cioè su un procedimento dialettico che permette di dedurre una conclusione sicura a partire da due premesse, una maggiore e una minore. sicuramente importante saper riconoscere nei versi lucreziani l operare di questo tipo di procedimento proprio della discussione loso ca, ma è altrettanto necessario cogliere i tratti distintivi che trasformano lo schema astratto, la sua forma base, in un complesso dove anche altri strumenti di persuasione dispiegano le loro forze. Il sillogismo sotteso alla prova di cui si tratta è il seguente: premessa maggiore: l anima è composta di atomi più sottili di quelli che formano l acqua, la nebbia o il fumo; premessa minore: quando il recipiente in cui è contenuta l acqua si rompe, il liquido ne fuoriesce; 508 conclusione: quindi l anima non può che disperdersi dal corpo una volta che questo abbia allentato, per la morte, la sua capacità di contenerla. I tre momenti della dimostrazione (premessa maggiore, premessa minore, conclusione) sono scanditi da espressioni poste a capo di verso che permettono di seguire lo sviluppo del ragionamento in modo inequivoco: Principio al v. 425, poi nunc igitur (v. 434), in ne crede (v. 437). Una parentesi didattica Ma l andamento lineare della prova è complicato da una parentesi di tono descrittivo ai vv. 428-433, dove Lucrezio indugia sulla dimostrazione dell affermazione iniziale secondo cui, appunto, l anima è composta di atomi sottilissimi, e introduce per accenni il tema dei simulacra, che solo nel quarto libro troverà una trattazione sistematica. E anche la conclusione introdotta da crede necessita di una postilla, contenuta nel v. 440, secondo cui il corpo è quasi vas dell anima: una notazione metaforica che permette l aggancio diretto a vasis del v. 434.

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Età arcaica e repubblicana