IL PROGETTO DI LUCREZIO

L autore Lucrezio in breve „ IL PROGETTO DI LUCREZIO L aspirazione a una vita ritirata Esistono oggettive difficoltà nel rapporto tra la lezione epicurea e la struttura della società romana del I secolo a.C.; due, soprattutto, sono i punti di frizione più acuta. In modo non dissimile da quasi tutte le scuole filosofiche ellenistiche, l epicureismo tesse le lodi della vita ritirata, lontana dalla politica (un famoso precetto di Epicuro consigliava di tenersi lontani e isolati dalla vita politica: làthe biòsas, vivi nascosto ); più di altre correnti, quella epicurea radica questo messaggio nella natura stessa dell umanità e indica una impossibilità letteralmente fisica di conciliare l interesse per concetti vani (come appunto l ambizione politica, il successo, la gloria, la ricchezza) con la ricerca appassionata della vera via , la salvezza, rintracciabile, secondo Epicuro e Lucrezio, nel soddisfacimento delle necessità materiali e nel raggiungimento dell atarassia (l imperturbabilità propria del saggio). Già Epicuro, tuttavia, osservava che è meglio rendersi attivi in politica che assoggettarsi a un re cattivo, una lezione che Lucrezio sembra aver fatto sua nel momento in cui sceglie di dedicare l opera a un uomo politico come Memmio e di suggerirgli di intervenire in aiuto della res publica in un momento di particolare difficoltà. In contrasto con L assenza degli dèi nel mondo A questa dimensione privata della dottrina epicurea che non vuol dire misantropica: l amicizia resta anzi un valore cardine si adegua anche il sentimento religioso, che costituisce il secondo punto di frizione rispetto alla cultura romana. Epicuro e il suo discepolo non negano l esistenza degli dèi, ma ridicolizzano l idea che essi governino la natura e siano arbitri delle vicende umane. Nei confronti delle divinità il saggio epicureo potrà provare il sentimento rispettoso e distaccato che si prova per un modello astratto di perfezione e felicità, ma non dovrà chiedere loro un aiuto: tali entità, proprio perché eternamente felici e totalmente al riparo dagli affanni dei mortali, non potrebbero mai fornirlo. Se si riflette sull importanza della struttura religiosa tradizionale nell impianto complessivo della società romana, risulta evidente che il poema di Lucrezio propugna una visione singolare rispetto al clima culturale dell epoca. Basti pensare, per esempio, al fatto che, alla Epicuro e Lucrezio la visione romana tradizionale, Lucrezio promuove il distacco dalla vita politica, tranne in casi di estrema necessità. concepiscono le divinità come esseri beati, del tutto indifferenti alle vicende dei mortali. Giulio Romano, Gli dèi dell Olimpo, 1528. Mantova, Palazzo Te. 461

Tua vivit imago - volume 1
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Età arcaica e repubblicana