Græce loqui - La poesia ellenistica: Callimaco e Meleagro

LA CRISI DELLA REPUBBLICA E LE GUERRE CIVILI La Smirna arriverà fino alle acque profonde del Sàtraco, e le generazioni incanutiranno a compulsarla. Gli Annali di Volusio morranno senz essersi mossi dal Po, e serviranno spesso a incartare gli sgombri. Per me è un dovere onorare i piccoli capolavori del mio amico, la plebe si goda pure il suo Antìmaco gonfio. (trad. G. Paduano) In questi versi, sottolineando l opposizione tra Cinna (l amico celebrato per i suoi «piccoli capolavori ) e il pessimo Volusio (autore di un opera storica lunghissima e poco elaborata), Catullo condensa tutti gli elementi principali della sua poetica di stampo alessandrino*: la necessità di una estrema cura formale, il labor limae (Cinna lavora alla sua opera per ben nove anni prima di pubblicarla); la destinazione universale dell opera, che, se da un lato è rivolta a una cerchia ristretta di lettori colti, deve arrivare, dall altro, oltre i confini dello spazio («fino alle acque profonde del Sàtraco ) e del tempo (generazioni e generazioni consulteranno minuziosamente l opera di Cinna); la brev tas*, ovvero le dimensioni ridotte dei testi, che permettono di equilibrare al meglio dottrina e raffinatezza di stile. gr ce loqui la poesia ellenistica: callimaco e meleagro L ideale poetico di Catullo e della sua cerchia si ispira alla poesia greca di età alessandrina, che si colloca convenzionalmente tra il 323 a.C. (la morte di Alessandro Magno) e il 31 a.C. (la battaglia di Azio con la sottomissione a Roma dell Egitto). In questo periodo storico, l uomo greco, che in età classica si percepiva anzitutto come polìtes ( cittadino ) inserito pienamente nell orizzonte di interessi e valori della sua città, si ritrova suddito di un impero e incapace di influire sulla Storia e sulle decisioni politiche. Questo porta gli intellettuali a ripiegare su temi legati all individuo (nascono filosofie come lo stoicismo e l epicureismo) e a riscoprire il valore dell individualismo anche in campo letterario, con il recupero della lirica, dell elegia, delle forme brevi come l epillio (un breve poemetto in esametri) o l epigramma. I temi preferiti dai poeti di questo periodo sono meno gravi e più ludici (non a caso ludere, giocare , è termine tecnico della composizione poetica per Catullo) e si dà molta importanza all erudizione (la doctrina) e all elaborazione formale (il labor limae). I poeti che più hanno influenzato la cultura romana del periodo sono Callimaco di Cirene e Meleagro di Gàdara. 368 Callimaco (320/310-240 a.C.), nativo di Cirene e bibliotecario ad Alessandria, è considerato il teorico della poesia alessandrina. autore degli itia ( Le cause ), una fortunata opera erudita sui miti all origine di culti locali, tra i quali la Chioma di Berenice (importante modello catulliano). Nel prologo degli itia, il poeta accusa i suoi critici (chiamati Telchìnes, Telchini , esseri demoniaci e maligni) di essere invidiosi e di non comprendere la vera arte, fondata sulla brevità, sulla raffinatezza dello stile e la dottrina, sul rifiuto degli eccessi e della grandiosità. Meleagro (fine II-inizio I secolo a.C.), nativo della Siria e morto a Cos, è autore soprattutto di epigrammi, un genere di poesia breve che ha avuto grande fortuna nella letteratura latina, caratterizzato da uno stile raffinato e da una struttura elaborata, che spesso si conclude con un arguzia finale ironica o a sorpresa. Oltre a comporne di propri, fu anche editore di raccolte di epigrammi altrui e così creò il primo nucleo di quella che sarebbe diventata molti secoli dopo l Antologia Palatina. Questa raccolta, chiamata Corona, ebbe una grandissima importanza per la diffusione del genere epigrammatico a Roma.

Tua vivit imago - volume 1
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Età arcaica e repubblicana