T4 LAT - Il parassita “filosofo”

DALLE ORIGINI ALLA CONQUISTA DEL MEDITERRANEO T4 Il parassita filosofo tratto da Eunuchus, vv. 232-253; 255-264 (atto II, scena II) LATINO Il personaggio del parassita, Gnatone, protagonista di questo monologo, non compariva nell Eunuco di Menandro, ma Terenzio, ricorrendo alla pratica della contaminatio, lo ricava da un altro testo dello stesso autore ovvero il Kòlax ( L adulatore ). Privo di sostanze dopo aver completamente dissipato il patrimonio familiare, Gnatone incontra un conoscente nella sua stessa condizione (Parmenone) e lo esorta a seguire il suo esempio senza perdersi d animo. Metro: settenari trocaici (vv. 232-253), settenari giambici (vv. 255-264) 235 240 GNATHO D inmortales, homini homo quid praestat? Stulto intelle gens quid inter est? Hoc adeo ex hac re venit in mentem mihi: conve ni hodie adveniens quendam mei loci hinc atque ordinis, hominem haud inpurum, it dem patria qui abligurrierat bona: video sentum, squalidum, aegrum, pannis annisque obs tum. «Oh quid istuc inquam «ornatist? «Quoniam miser quod habui perd di, em quo redactus sum! Omnes noti me atque amici dese runt . Hic ego illum contempsi prae me: «Quid homo inquam «ignavissime? Itan parasti te ut spes nulla reliqua in te siet tibi? Simul consilium cum re amisti? Viden me ex eodem ortum loco? Qui color, nitor, vestitus, quae habitudo est corporis! Omnia habeo neque quicquam habeo; nil quom est, nil defit tamen . 232-238. D inmortales dese runt D inmortales: Gnatone esordisce con una invocazione alle divinità, che ha sostanzialmente il valore di una semplice esclamazione ed è resa come tale in alcune versioni moderne (per esempio «Per la miseria , trad. M. Scaf di Abbate). homini homo inter est: come primeggia (quid praestat) un uomo su un [altro] uomo? Che differenza c è (quid inter est) tra lo stolto e l intelligente? . Le due frasi, qui intese come interrogative, possono essere interpretate anche come esclamative: «quanto può essere superiore un uomo ad un altro uomo! Che differenza tra uno intelligente e un fesso! (trad. O. Bianco). Il poliptoto* (homini homo) ha la funzione di rimarcare la differenza, all interno del genere umano, fra la categoria dei furbi, a cui ovviamente Gnatone ritiene di appartenere, e quella degli incapaci, a cui invece afferisce la persona di cui sta 250 per parlare. ex hac re: da questo fatto [che sto per raccontare] . quendam ordinis: un tale (quendam) della mia nascita e condizione . it dem: ugualmente , cioè allo stesso modo mio ; è un avverbio. abligurrierat: il verbo abligurrio signi ca letteralmente leccare via (detto per esempio dei cani), ma qui va inteso nel senso gurato di dissipare . sentum obs tum: il poeta dispone gli aggettivi predicativi dell oggetto in un climax* ascendente. ornatist: aferesi per ornati est; ornati è genitivo partitivo dipendente da quid (costruisci: quid ornati est istuc, lett. che aspetto è questo? ). em: è un interiezione (em quo redactus sum!, ecco a che punto mi sono ridotto! ). 239-243. Hic ego illum de t tamen illum contempsi prae me: lett. l ho disprezzato a confronto con me ; l espressione implica un confronto a tutto vantaggio di colui che parla. Itan parasti tibi: ! repetita iuvant p. 253 lett. ti sei così apparecchiato (parasti, forma sincopata per paravisti) che non ci sia (siet, forma arcaica per sit) in te nessuna speranza residua? ; puoi rendere «ti sei ridotto al punto da non avere più nessuna ducia in te? (trad. O. Bianco). Itan equivale a itane (la vocale della particella interrogativa enclitica -ne cade per apocope e la parola si accenta, dunque, sull ultima sillaba). consilium cum re: il senno con il patrimonio . amisti: forma sincopata per amisisti. Viden: ancora un apocope (da videsne). Omnia tamen: ho tutto e non ho nulla; anche se non c è niente, niente tuttavia mi manca ; con questo verso Gnatone descrive ef cacemente la propria condizione di persona che non ha nulla, ma a cui non manca niente grazie alla capacità di sfruttare le situazioni a proprio vantaggio. quom: forma arcaica per cum.

Tua vivit imago - volume 1
Tua vivit imago - volume 1
Età arcaica e repubblicana