T5 ITA - I giovani innamorati

DALLE ORIGINI ALLA CONQUISTA DEL MEDITERRANEO T5 I giovani innamorati tratto da Asinaria, vv. 504-544 (atto III, scena I) ITALIANO Non sempre, nella commedia plautina, le cortigiane sono delle avide manipolatrici (come la Fronesio del Truculentus T4); talvolta, infatti, sono giovani donne innamorate e non desiderano altro che sposare l uomo che amano. Ne è un esempio la Filenio dell Asinaria, innamorata del giovane Argirippo. Nella scena che proponiamo di seguito (l apertura del terzo atto, secondo la divisione delle edizioni moderne) la fanciulla ha un duro confronto con sua madre, la mezzana Cleàreta, interessata soltanto al guadagno che la glia è in grado di procurarle. 5 10 15 20 25 CLE RETA Ch io non riesca a farti rispettare i miei divieti? O ti sei ficcata in testa di essere fuori dall autorità materna? FILENIO Come potrei propiziarmi la Pietà, madre mia, se per compiacerti seguissi i precetti che mi dài?1 CLE RETA Conviene mai opporsi ai miei precetti? FILENIO E come? CLE RETA Si pratica la pietà calpestando l autorità materna? FILENIO Io non rimprovero quelle che si comportano bene, né amo quelle che peccano. CLE RETA Sei troppo linguacciuta e innamorata. FILENIO Madre mia, è il mio mestiere: la lingua chiede, il corpo guadagna; il cuore parla, l interesse ispira.2 CLE RETA Io volevo castigarti, e sei tu ora ad accusarmi. FILENIO Ma io non ti accuso, nemmeno credo che mi sia lecito farlo. Mi lamento solo della mia sorte, che mi tiene lontana dal mio amore. CLE RETA Mi si concederà, nel tempo d una giornata, d interloquire una volta? FILENIO La tua volta e la mia ti cedo. Il ritmo delle parole e dei silenzi stabiliscilo tu. Ma certo, se io depongo il remo e mi metto a riposare da sola in cabina, tutta l azienda familiare si arresta. CLE RETA Senti un po . Sei la donna più sfrontata che ho mai conosciuto. Ti ho proibito le mille volte d invitare Argirippo, il figlio di Demeneto, di accarezzarlo, di parlargli e guardarlo. Che ti ha dato? Cos ha fatto portare a casa nostra? O per te le paroline dolci sono oro, i detti saggi sono doni? Tu per prima lo ami, lo cerchi, lo fai venire. Chi sborsa lo deridi, per chi ti burla ti perdi.3 O ti conviene di aspettare uno che ti promette ricchezze alla morte di sua madre? Ohi, rischiamo tutti forte qui, noi e il parentado; possiamo morir di fame in attesa che sua madre muoia.4 Adesso però, se non mi porta venti mine5 d argento, ebbene io lo caccio via quest uomo prodigo solo di lacrime: fuori! l ultimo giorno che accetto in scusa la sua povertà. 1. Come potrei mi dài?: Filenio sta dicendo che, se obbedisse alla madre, paradossalmente non sarebbe pia, cioè non si comporterebbe bene, dal momento che, come dice indirettamente subito dopo (r. 8), sua madre rimprovera chi si comporta bene e ama chi si comporta male. 158 2. la lingua ispira: in latino lingua poscit, corpus quaerit; animus orat, res monet. Filenio ricorre ora, ironicamente, alla descrizione della propria professione, ritorcendola contro la madre. 3. Chi sborsa ti perdi: in latino illos qui dant, eos derides; qui deludunt, depe ris. Nota l allitterazione* che lega tutti e quattro i verbi. 4. in attesa muoia: e che lui ne erediti, quindi, il patrimonio. 5. venti mine: la mina era una moneta in uso in Grecia.

Tua vivit imago - volume 1
Tua vivit imago - volume 1
Età arcaica e repubblicana