LA VIS COMICA PLAUTINA

DALLE ORIGINI ALLA CONQUISTA DEL MEDITERRANEO in breve Tra le forme di teatro Il teatro romano di improvvisazione Seppur largamente debitore alla commedia greca, d improvvisazione, Plauto si inserisce nel contesto della tradizione teatrale romana, che nei secoli precedenti più che all atellana, la nascita della letteratura latina propriamente detta si era espressa in una serie di generi di Plauto sembra rifarsi al mimo. carattere popolare. stata opinione a lungo diffusa che la commedia plautina si ispirasse so- prattutto all atellana, l antica farsa romana basata su maschere fisse, che avrebbe contribuito a una sostanziale romanizzazione dei modelli greci. Certamente Plauto tiene in gran conto le esperienze teatrali autoctone, ma gli studi più recenti hanno messo in luce come, nell ambito del teatro d improvvisazione, ebbe certamente maggiore influenza il mimo, forma di rappresentazione buffonesca basata sui gesti che si era sviluppata già in Sicilia e in Magna Grecia ( p. 304). La grande differenza tra la commedia greca e quella romana è, infatti, la qualità mimica (fondata, cioè, sui gesti) di quest ultima, e dunque la particolare cura e attenzione riservata alla gestualità, oltre che a canti e danze. In questa chiave, mimiche possono essere definite alcune scene plautine, oggetto di dibattito critico proprio per la loro lontananza dall orizzonte della commedia greca. L inizio dell ultimo atto dello Pseudo lus, per esempio, doveva lasciare molto spazio all improvvisazione degli attori: il protagonista ubriaco accenna dei passi di danza rivolgendosi al pubblico, a cui racconta di un banchetto che si è appena concluso (vv. 1271-1279: «Mentre accorro per un bacio / fra le braccia del mio amore, / compio un giro e cado in terra. / Là rimase seppellito / lo spettacolo. Tentando / di rialzarmi, patatràc, / quasi sbrodolo il mantello. / Non vi dico quanto spasso / gli procuro con quel tonfo , trad. C. Carena). «L ubriachezza tracotante, la scena di canto e danza , ha scritto la latinista Gianna Petrone, «sono la motivazione e l ambientazione adeguate per l improvvisazione ludica e per l inserzione di elementi teatrali d altra tradizione rispetto alla Commedia Nuova greca, più scenici e molto meno letterari . Del resto, come faceva osservare il grande filologo tedesco Eduard Fraenkel (1888-1970), «se [Plauto] non avesse visto con i suoi occhi danze come quelle che ci sono nei suoi drammi, e se non avesse udito la relativa musica, egli non sarebbe mai stato in grado d inscenare brani di questo genere: perché fossero rappresentabili, anche gli attori o chi li istruiva dovevano conoscerle bene . „ LA VIS COMICA PLAUTINA L efficacia (vis, letteralmente vigore ) della comicità plautina è basata su una serie di elementi caratteristici, che distinguono nettamente il teatro di Plauto da quello dei suoi modelli greci, così come da quello dell altro autore comico latino le cui opere ci sono pervenute, Terenzio. Obiettivo primario La ricerca del ridicolo e non di una nalità didascalica Il primo di questi elementi è la di Plauto è suscitare preminenza della ricerca del ridicolo, anche a scapito della coerenza e della verosimiglianza il riso del pubblico, della trama e dell approfondimento psicologico dei personaggi (aspetti invece molto curati a spese della da Menandro e da Terenzio). A Plauto interessa soprattutto divertire il pubblico e tutto è coerenza della trama. ricondotto a tale obiettivo: i personaggi sono dei tipi caricaturali e le singole scene mirano a suscitare il riso immediato, più che a produrre uno sviluppo logico della vicenda. Allo stesso modo, se in Menandro e in Terenzio è in genere presente, in modo più o meno esplicito, una riflessione etica, con l autore che talora esprime le proprie idee per bocca dei suoi personaggi, in Plauto non è possibile rintracciare un ben definito messaggio morale (o sociale, o politico). Tale differenza può essere ricondotta ancora alla ricerca di un immediata risata da parte del pubblico, che fa passare in secondo piano ogni tentativo di stimolarne le riflessioni. 130

Tua vivit imago - volume 1
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Età arcaica e repubblicana