Tua vivit imago - volume 1

DALLE ORIGINI ALLA CONQUISTA DEL MEDITERRANEO 10 15 chiamare la nuova città Roma o Rèmora. Tutti erano in ansia quale dei due dovessero acclamare re. Sono in attesa; come quando il console sta per dare il segnale, tutti sono in tensione con gli occhi fissi verso il limite della barriera, per cogliere il momento preciso in cui egli darà il via ai carri lanciati fuori dalla dipinta strettoia, così era in attesa la folla coi segni del timore sul volto per ciò che stava accadendo, a chi dei due sarebbe toccata la vittoria. Frattanto il sole luminoso era scomparso nelle regioni sotterranee della notte. Di poi bianca la luce spuntò, dai suoi raggi sospinta fuori delle tenebre, e insieme con essa venne dal cielo, volando da sinistra, un uccello di straordinaria bellezza, veloce; nello stesso tempo si levò dorato il sole. Nel cielo appaiono dodici uccelli dai sacri corpi e si dirigono volando su luoghi di buon augurio e favorevoli. Da ciò Romolo comprende che per questo auspicio a lui è assegnato come cosa propria il seggio regale e il governo del territorio. (trad. A. Traglia) Analisi del testo Il mito della fondazione: sacralità e solennità Ennio ripropone, in questo passo citato da Cicerone, un celebre momento della mitistoria romana (cioè di quella memoria storica abbondantemente ricostruita con materia mitica). Romolo e Remo, posizionatisi stando al testo rispettivamente sull Aventino e sul Palatino, devono osservare il volo degli avvoltoi di modo che, grazie a questo rito, il primo tra i due a vedere lo stormo sia quello scelto dagli dèi per fondare la nuova città. Ennio fornisce un interessante notizia: se fosse infatti stato Remo ad avvistare gli avvoltoi, il nome della città sarebbe stato non Roma, bensì Rèmora (r. 6). Sul piano stilistico è notevole la similitudine* con la quale il poeta richiama con vivacità una scena ben presente nella mente dei suoi contemporanei, quella dei ludi equestres, e in particolare l apertura dei cancelli nelle corse dei carri (rr. 7-11). Il passo è stato oggetto di studio soprattutto per la descrizione del rito augurale; il poeta infatti utilizza una terminologia tecnica molto speci ca, che doveva avere alla base un formulario augurale probabilmente noto ai lettori antichi del poema. Nella cosiddetta archeologia degli Annales, cioè la sezione dell opera dedicata alle origini di Roma a cui questo brano ovviamente appartiene, Ennio richiama gli antichi riti degli antenati con la solennità che è propria di questo frammento. Laboratorio sul testo COMPRENSIONE 1. Con quali caratteristiche vengono descritti i due fratelli all inizio del passo? Che cosa presuppone un tale atteggiamento? 2. Quale peso viene dato all ambientazione dell episodio (vale a dire alla descrizione dello spazio e del tempo)? 3. In che modo viene descritta la trepida attesa dei seguaci di Romolo e Remo? COMPETENZE ATTIVE Per raccontare Immagina di essere un inviato speciale e di dover riferire in una diretta televisiva quanto raccontato da Ennio sulla fondazione di Roma, integrandone le informazioni in una versione che sia particolarmente interessante per il pubblico; insieme ai tuoi compagni prepara un podcast di 5 minuti per il sito web della tua scuola. 104

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Età arcaica e repubblicana