CATONE

Il contesto letterario La prima produzione letteraria in breve „ CATONE Marco Porcio Catone è il paladino del tradizionalismo, il più fiero avversario dell ellenizzazione del mondo romano, che combatte spesso con toni decisamente aspri, in un contesto storico-culturale che vede Roma sempre più protagonista nel Mediterraneo e la cultura greca sempre più vicina. Il suo atteggiamento di esaltazione del mos maiorum va interpretato come una battaglia per la difesa delle antiche istituzioni romane, che egli ritiene minacciate da alcuni costumi ellenizzanti, che vede prendere sempre più piede presso l aristocrazia romana. VIDEO Catone La vita Un intransigente difensore del mos maiorum Catone nasce a Tusculum (nei pressi dell odierna Frascati) nel 234 a.C. da una famiglia di agricoltori benestanti e piccoli proprietari terrieri. Combatte nella seconda guerra punica (218-202 a.C.) e alla fine di questa inizia come homo novus (appartenente cioè a una famiglia i cui membri non hanno mai ricoperto incarichi pubblici) la carriera politica. Durante il consolato, nel 195 a.C., si oppone all abrogazione della lex Oppia, approvata un ventennio prima dopo la terribile sconfitta di Canne. Si trattava di una legge suntuaria (ovvero un provvedimento che ha lo scopo di limitare l esibizione della ricchezza) e colpiva particolarmente le donne e l abbigliamento femminile. Come proconsole in Spagna dà prova di onestà e frugalità; tornato a Roma, a partire dal 190 a.C. si dedica a perseguire quanti a suo parere si sono macchiati di corruzione. Fra di essi prende particolarmente di mira la famiglia degli Scipioni, che coinvolge in una serie di processi ( vedi sotto). Catone, homo novus, dedica la sua intera carriera politica a combattere contro il lusso, la corruzione, l ellenizzazione dei costumi e delle usanze, in difesa dell antica virtus romana. Catone e Scipione: due differenti visioni del ruolo politico di Roma Le divergenze politiche fra Catone il Censore e Scipione Africano derivavano, come è stato messo in luce dallo storico francese Pierre Grimal (1912-1996), da una diversa visione del ruolo di Roma. Secondo il Censore il dovere della città di Romolo era quello di conservare il predominio sull Italia, predominio che si era guadagnata grazie alle virtù del suo popolo. Fra tali virtù il primo posto spettava alla des, su cui si fondavano i vari diritti (gli iura), che includevano anche lo ius gentium (il diritto delle genti , cioè il complesso delle norme che regolavano i rapporti tra i Romani e i popoli stranieri). Una volta affermatasi sulle città sorelle e sui popoli vicini grazie alla virtù, Roma doveva perseguire una politica estera fondamentalmente difensiva, senza lasciarsi trascinare in guerre di conquista, da cui sarebbero derivate, oltre all abbandono delle terre, anche la corruzione dei costumi e l avidità di ricchezza. Nella sua carriera politica Catone ebbe modo di esplicitare queste sue idee in almeno due occasioni: dopo la terza guerra di Macedonia, quando si adoperò perché i Macedoni rimanessero liberi con il discorso De Macedonia liberanda, e, quasi nello stesso periodo, parlando a favore degli abitanti di Rodi. In questi discorsi emerge, oltre al rispetto per lo ius gentium, il disprezzo per la guerra proprio dell uomo amante dell agricoltura, portavoce di una piccola borghesia rurale già messa duramente alla prova e poco incline a comprendere le ragioni di conflitti in territori lontani. Contrariamente a Catone, il filelleno Scipione riteneva che la potenza acquisita avesse imposto a Roma dei nuovi doveri: nel mondo mediterraneo i Romani dovevano riportare quella civiltà che la decadenza del mondo greco stava oscurando. L espansione in Oriente, se da un lato penalizzava l agricoltura, dall altro favoriva invece gli scambi e i commerci, ed è quindi naturale che Scipione si avvalesse del sostegno di un nuovo ceto mercantile. Due visioni molto diverse, quindi, quelle delle due figure di maggiore spicco dell epoca, che esprimono, nel loro conflitto, la contrapposizione fra i ceti popolari, i cui interessi agrari erano sostenuti da Catone, e i nuovi ceti emergenti dei mercanti e dei banchieri, rappresentati invece dagli Scipioni. 105

Tua vivit imago - volume 1
Tua vivit imago - volume 1
Età arcaica e repubblicana