Specchi incantati - Le origini della Letteratura

LA POESIA SICULO-TOSCANA Analisi Delusione e invettiva Secondo il guelfo Guittone Firenze, erede del prestigio e della grandezza dell impero romano, incarnava un tempo grandi ideali di giustizia. Ora quella storia e quel patrimonio appaiono cancellati dalla battaglia di Montaperti, nella quale Firenze è stata umiliata e sconfitta. Il lamento e il dolore del poeta si trasformano però presto in sarcasmo verso i concittadini fiorentini: ciò che è loro avvenuto lo hanno meritato e ora è naturale che essi siano costretti a servire i tedeschi e a onorare i signori della città che, seguendo la fazione ghibellina, li hanno posti in una tale condizione. Guittone conclude affermando ironicamente che, dopo aver vinto i tedeschi e i senesi, ora Firenze può invitare alla propria corte i signori di tutta Italia: avvilita e privata di ogni forza, la città non potrà che conoscere un destino di indegno servilismo. Uno stile concreto e diretto Il linguaggio è spoglio e aspro, privo di ornamenti ma vibrante come un acceso discorso oratorio. una lingua molto concreta, tutta incentrata su cose e fatti, e in ciò assai espressiva e tendente all enfasi, come si evidenzia dall ampio uso di esclamazioni (Ahi lasso, v. 1), apostrofi (Deo, com hailo , v. 14; A voi, che siete ora in Fiorenza, dico, v. 67), interrogative retoriche (or qual dia / fu mai tanto crudel dannaggio audito?, vv. 13-14; E ciò li ha fatto chi?, v. 35), iperboli (che morto no l ha già corrotto e pianto, v. 4; l pregio quasi è già tutto perito, v. 10; ennantir sì, che l piagar quasi a morte, v. 40). Sotto tale aspetto la canzone rappresenta una novità nell ambito della stessa produzione guittoniana. Evidentemente in questo caso l autore scrive spinto dalla forza dei propri sentimenti e delle proprie emozioni, più che in virtù di un progetto esclusivamente letterario. Perciò non troviamo qui le complicazioni concettuali tipiche del resto della sua produzione. Antifrasi e sarcasmo Il dolore e lo sdegno che albergano nell animo del poeta sono tali che egli non riesce a contenere la propria amarezza. Essa prorompe così in un impeto di sarcasmo tono spesso presente nella poesia politica e di invettiva morale che domina tutta l ultima parte della canzone (dal v. 67 in poi). In questi versi l autore utilizza la modalità retorica dell antifrasi: afferma cioè il contrario di quanto è accaduto per esprimere tutta la sua ira nei confronti di chi ha determinato la sconfitta e l attuale stato di prostrazione della sua amata città. Così, mentre nella quarta stanza troviamo una descrizione della situazione in termini oggettivi, nella sesta la descrizione della medesima situazione risulta deformata dal sarcasmo. Laboratorio sul testo COMPRENDERE ANALIZZARE 1. In quale punto Guittone allude al passato glorioso di Firenze? Come viene descritta la città? 4. In quali punti del componimento emerge l idea che dopo la battaglia di Montaperti i valori del mondo si siano capovolti? 2. Perché al v. 69 Guittone afferma che in città sono presenti i tedeschi? 3. Qual era, secondo il poeta, il progetto di Firenze che ora, causa la sconfitta di Montaperti, non potrà più essere realizzato (vv. 87-97)? a Vendicarsi di Federico II infierendo su suo figlio 5. Per parlare di Firenze, Guittone usa due simboli, il Fiore e il Leone: che cosa significano? Quali artifici retorici gli consentono? 6. Perché è possibile affermare che il congedo di questa canzone si discosta dalla tradizione? Manfredi. b Pacificare le due fazioni dei guelfi e dei ghibellini. c Portare l intera Toscana sotto il proprio controllo. d Costringere Siena ad un alleanza. COMPETENZE LINGUISTICHE 7. Storia della lingua. Nel componimento sono presenti numerosi latinismi: individuali con l aiuto dell insegnante e poi scrivine il corrispondente in italiano contemporaneo. 113

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