Specchi incantati - Le origini della Letteratura

La letteratura delle origini | UNIT 4 JXDUGDU YRVWUH FDVWHOOD D ORUR VSHVH H O &RQWH 5RVVR KD 0DUHPPD H O SDHVH 0RQWDOFLQ VWD VLFXU VHQ]D OH PXUD GH 5LSDIUDWWD WHPH RUD O 3LVDQR H O 3HURJLQ FKH O ODJR QR L WROOLDWH H 5RPD YRO FRQ YRL IDU FRPSDJQLD 2QRUH H VHJQRULD RU GXQTXH SDU H FKH EHQ WXWWR DEELDWH FL FKH GLVLDYDWH SRWHWH IDU FLRª UH GHO 7RVFDQR Montalcino sta al sicuro senza le mura; i pisani hanno paura di Ripafratta; e i perugini temono che leviate loro il lago; e Roma vuole allearsi con voi. Ora dunque sembra che abbiate onore, supremazia e ogni vantaggio EHQ WXWWR ; potete fare ciò che avete sempre bramato GLVLDYDWH , cioè un reame UH della Toscana. %DURQ ORPEDUGL H URPDQL H SXJOLHVL H WRVFL H URPDJQXROL H PDUFKLJLDQL )LRUHQ]D ILRU FKH VHPSUH ULQRYHOOD D VXD FRUWH Y DSHOOD FKH IDUH YRO GH V« UH GHL WRVFDQL GD SRL FKH OL $ODPDQQL DYH FRQTXLVR SHU IRU]D H L VHQHVL [91-97] O signori lombardi, romani e pugliesi e toscani H URPDJQROL H PDUFKLJLDQL )LUHQ]H RUH FKH UL RULVFH ULQRYHOOD sempre, vi chiama Y DSHOOD alla sua corte, poiché vuole diventare regina UH della Toscana, dal PRPHQWR FKH KD VFRQ WWR DYH FRQTXLVR con la forza i tedeschi e i senesi. 80-81. Pistoia spese: il tono è sarcastico. Pistoia, Colle Val d Elsa e Volterra erano città amiche di Firenze; ora quest ultima dovrà provvedere a proteggere i suoi castelli a spese proprie, non certo a spese di città a loro volta sconfitte. 82. l Conte Rosso: Aldobrandino degli Al- dobrandeschi, alleato di Firenze contro Siena; il poeta dice ironicamente che ora egli è padrone della Maremma e del suo territorio, dopo la sconfitta dei fiorentini. 83. Montalcin mura: le mura di Montalcino, alleata di Firenze, erano state distrutte. 84. de Ripafratta l Pisano: continua, qui e nei versi successivi, il sarcasmo di Guittone. Pisa aveva vinto con Siena a Montaperti, quindi chiaramente non c era nulla da temere da Ripafratta, alleata di Firenze. 85. l lago: è il lago Trasimeno. 91. lombardi: del Nord Italia. A tu per tu con il testo O tempora, o mores!, che tempi, che costumi! esclamavano i latini, ai quali il passato piaceva più del presente. Ai miei tempi dicono invece spesso gli anziani di ieri e di oggi quando, guardandosi attorno e criticando i costumi dei giovani, si lasciano andare alla nostalgia, al rimpianto e all idealizzazione dell epoca della propria giovinezza: laddove un tempo regnavano pace e diritto ora si crede trionfano violenza e ingiustizia. A guardar bene, è proprio questo l atteggiamento che possiamo cogliere nella canzone di Guittone, un primo, travolgente esempio di poesia civile e politica in volgare. La grandezza passata di Firenze non c è più, scrive con un dolore carico di rabbia: l antica gloria è stata sostituita dall umiliazione, dal disonore, dalla perdita di dignità. In questi versi cogliamo l eco della rivalità tra guelfi e ghibellini che insanguinò Firenze nel Duecento, ma al di là delle motivazioni contingenti che l hanno ispirata questa poesia è un discorso appassionato e incendiario di un uomo, che accusa il nemico di aver rovinato la patria e di aver sostituito un passato meraviglioso con un presente squallido. 112

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