I Saperi Fondamentali di Letteratura latina - volume 1

L autore Cicerone In particolare, nel primo periodo compone le opere politiche (il De re publica e il De legibus), nel secondo si concentrano le più importanti opere filosofiche. Tra queste ricordiamo: i dialoghi morali De finibus bonorum et malorum e Tusculanae disputationes, entrambi scritti nel 45 a.C.; le opere di argomento teologico De natura deorum (44-45 a.C.), De divinatione (45 a.C.) e De fato (44 a.C.); il Cato Maior de senectute (44 a.C.) e il Laelius de amicitia (44 a.C.); il De officiis (44 a.C.). L utilità della filosofia Secondo Cicerone, la filosofia può avere anche una funzione pratica ed educativa, contribuendo a formare l uomo politico e l oratore ideale. L autore non segue un indirizzo filosofico preciso e assume una posizione eclettica, cioè aperta verso le diverse filosofie, anche se mostra una preferenza per i princìpi dello stoicismo e dello scetticismo. Il De re publica Composto tra il 54 e il 52 a.C. e pubblicato nel 51 a.C., è un trattato in forma di dialogo in sei libri, dei quali sono conservati solo i primi due e la sezione finale del sesto (il cosiddetto Somnium Scipionis d p. 94), oltre che frammenti degli altri libri. Modello di Stato Cicerone propone un modello di Stato reale e già esistito nel passato, diversamente da quanto fatto dal filosofo greco Platone nella sua opera La repubblica, che Cicerone prende come riferimento e nella quale invece è richiamato un modello utopistico di repubblica. L autore immagina che, nel 129 a.C., Scipione Emiliano, Gaio Lelio, Mucio Scevola l Augure e altri illustri personaggi del circolo scipionico dialoghino tra loro sul modello di Stato ideale che, secondo Cicerone, si identifica con quello della Roma degli Scipioni, quando Roma ha potuto espandersi e rafforzarsi grazie all equilibrio delle sue forze interne nel corso di tutto il II secolo a.C. Il De legibus La composizione del De legibus inizia tra il 53 e il 51 a.C., ma viene interrotta e ripresa nel 46 a.C. Ci sono pervenuti con lacune solo i primi tre libri. L opera è un dialogo sul diritto e i protagonisti sono Cicerone, suo fratello Quinto e l amico Attico, seguace dell epicureismo. Vengono presi in esame il diritto naturale, il diritto sacrale e l ordinamento politico di Roma. Cicerone pone come modello ideale, anche in questo caso, la legislazione tradizionale romana. Il De finibus bonorum et malorum Dedicato a Bruto, il trattato è composto da cinque libri; i temi sono quelli del sommo bene, del sommo Epicureismo Per Cicerone è in contrasto con il mos maiorum (d p. 14) poiché favorisce l individualismo e scoraggia l impegno attivo nella società. male e del raggiungimento della felicità. Cicerone mette a confronto le posizioni delle diverse filosofie ellenistiche su questi temi: la sua preferenza va alle dottrine accademiche, secondo le quali il sommo bene consiste nella perfezione dell anima e nella salute del corpo; la filosofia che maggiormente viene criticata è l epicureismo (d p. 77). 93

I Saperi Fondamentali di Letteratura latina - volume 1
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Età arcaica e repubblicana