4 I modelli greci e la contaminatio

L autore Terenzio 4. I modelli greci e la contaminatio L accusa di contaminatio Come abbiamo detto, nei suoi prologhi Terenzio si difende dalle critiche e dalle accuse dei suoi avversari. Nel prologo dell Andr a, in particolare, si difende dall accusa di aver praticato la contaminatio: si tratta del procedimento secondo il quale un autore si ispira a opere di altri commediografi, mescolandone le trame e unendo in un unica vicenda intrecci di commedie diverse. Questa pratica era diffusa già nelle commedie di Plauto, di Nevio e di Ennio. I principali modelli Terenzio utilizza soprattutto commedie del commediografo greco Menandro, ma anche di Difilo e di Apollodoro di Caristo, a noi poco noto. 5. Lo stile Uno stile sobrio e vicino al parlato Lo stile di Terenzio è molto misurato, lontanissimo dall esuberanza di Plauto. L autore cerca di riprodurre la lingua della conversazione quotidiana (sermo cotidianus), fatta di termini generici, interiezioni e frasi ellittiche (cioè lasciate in sospeso). Un linguaggio uniforme Terenzio utilizza quindi poco gli artifici retorici e le figure di suono tanto care a Plauto: sono quasi assenti i giochi di parole e i termini volgari e popolari. La lingua è uniforme e semplificata, quella che parlava la popolazione cittadina, discretamente colta, senza volgarità, ma mantenendo la vivacità della lingua parlata. Questi caratteri si trovano soprattutto nei monologhi di personaggi, che danno voce a conflitti interiori e sono quindi ricchi di interiezioni, ripetizioni, ellissi. Scelte metriche Anche nella scelta dei metri da utilizzare Terenzio si distacca molto da Plauto, privilegiando una minore varietà e versi che possano dare l idea della lingua parlata, come i senari e gli ottonari giambici. c Affresco rappresentante il commediografo Menandro nella cosiddetta Casa di Menandro a Pompei. 37

I Saperi Fondamentali di Letteratura latina - volume 1
I Saperi Fondamentali di Letteratura latina - volume 1
Età arcaica e repubblicana