INCONTRO CON L’AUTORE - I padri, giudici troppo severi

L INCONTRO CON L AUTORE I padri, giudici troppo severi L opera: Heautontimorum nos ( Il punitore di sé stesso ) Il protagonista è il vecchio Menedèmo, che, impedendo il matrimonio del figlio Clìnia con una ragazza povera, induce il giovane ad arruolarsi come mercenario. Pentito della propria intransigenza, il vecchio si condanna al duro lavoro dei campi, mentre il vicino Cremète cerca di convincerlo a moderare il suo atteggiamento autodistruttivo. Al ritorno di Clìnia, Menedèmo assume un atteggiamento più comprensivo e, dopo una serie di intricate vicende, permette al figlio di sposare la ragazza di cui è innamorato, che nel frattempo è stata riconosciuta come figlia di Cremète. TEMATICHE UNIVERSALI Il monologo di Clitifone si apre con una considerazione generale (l incapacità dei padri di essere giudici giusti e imparziali quando si tratta di giudicare i propri figli) che poi viene applicata alla sua specifica situazione. Questa è una tecnica tipica della commedia. EDUCAZIONE Il tema dell educazione, centrale nelle commedie di Terenzio, qui è osservato dal punto di vista di Clitifone che, figlio, pensa a come vorrà comportarsi quando sarà padre. 38 Il testo tratto da Heautontimorum nos, atto II, scena I (vv. 213-229) Il monologo che segue è pronunciato da Clitifone, il figlio di Cremète, il vicino di casa di Menedèmo. Cremète, parlando in precedenza con Menedèmo, si è dimostrato indulgente nei confronti del figlio di quest ultimo, Clìnia, innamorato di una ragazza di umile condizione. Poi, però, quando si è trattato di confrontarsi con il proprio figlio, ha assunto verso di lui un atteggiamento molto più severo: da qui le lamentele di Clitifone, che accusa i padri di vietare ai figli ciò che loro stessi hanno fatto da giovani. Clitifone Che giudici ingiusti sono i padri nei riguardi di tutti i giovani! Loro pensano che sia giusto che noi, fin da bambini, nascessimo subito vecchi, e che non avessimo alcun piacere per le cose che son proprie della giovinezza. Si regolano secondo le tendenze che hanno ora, non su quelle che avevano allora. Io, se mai avrò un figlio, sarò certamente con lui un padre indulgente, perché sarà sempre messo in condizione di essere capito e perdonato. Non come il mio che, a proposito di un altro, mi fa sapere come la pensa. Accidenti, proprio lui che, quando ha bevuto un po di più, vedessi le imprese che racconta! Ora viene a dirmi: «Approfitta della esperienza altrui, per quello che ti può essere utile . Furbo! Non lo sa quanto son sordo io ora, quando mi racconta questa storiella! In questo momento ciò che mi preoccupa di più son le parole PADRI E FIGLI Clitifone rimprovera ai padri di non essere capaci di immedesimarsi nei figli e di imporre loro comportamenti e regole pensando da uomini maturi quali sono, ma dimentichi di come invece sono stati in passato, quando cioè avevano l età dei loro figli.

I Saperi Fondamentali di Letteratura latina - volume 1
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Età arcaica e repubblicana