3 Le novità del teatro di Terenzio

Dalle origini alla conquista del Mediterraneo 3. Le novità del teatro di Terenzio La nuova funzione del prologo Terenzio elimina il prologo espositivo, che nella commedia precedente aveva la funzione di fornire agli spettatori informazioni sull antefatto e sulla trama della vicenda rappresentata. Spesso nel prologo si raccontava ciò che era accaduto prima dell inizio dell azione scenica ed era pronunciato in genere da un personaggio o a volte da una divinità. Terenzio utilizza invece il prologo per rispondere alle critiche ricevute o per affrontare questioni di poetica. I prologhi terenziani vanno quindi letti come un dialogo tra l autore e il suo pubblico: Terenzio si giustifica, si difende, si spiega e cerca il favore di una tipologia di spettatori diversa da quella che applaudiva le commedie di Plauto. I personaggi non convenzionali A differenza del teatro plautino, in Terenzio i personaggi non sono dei tipi fissi bensì dei caratteri in evoluzione. Questo ha dirette conseguenze sulle trame e sul pubblico, infatti l esito delle vicende e il comportamento dei personaggi non segue le convenzioni del genere teatrale. I servi non sono più macchinatori, astuti e ingannatori (come Davo nell Andria, che si trova in difficoltà a capire e dominare gli eventi). I padri e i figli hanno spesso posizioni contrastanti, che però non rimangono fisse; i personaggi si evolvono e riflettono, cercando di capire gli uni le idee degli altri. La cortigiana non è animata da secondi fini ma è interessata al bene del giovane con cui ha una relazione (come Bacchide nell Hecy ra, che contribuisce allo scioglimento positivo della vicenda). La suocera, come il vecchio padre, non riveste più il ruolo di severa antagonista dei giovani, ma diventa una donna comprensiva e disposta a mettersi in discussione (come Sostrata nell Hecy ra). Un teatro più statico e realistico Terenzio riduce le parti cantate e rinuncia alla rottura dell illusione scenica (d p. 26): se in Plauto erano mezzi per movimentare l azione, interagire con il pubblico, coinvolgerlo e aumentare le occasioni di comicità, per Terenzio costituiscono una perdita di realismo e verosimiglianza degli intrecci. poi evidente che Terenzio preferisce vicende con poca azione, statiche (questa commedia si definisce stataria, in contrapposizione con quella motoria plautina). Il centro diventa l analisi psicologica dei personaggi e il mezzo prediletto è il monologo: attraverso le parole e le riflessioni ad alta voce dei diversi protagonisti, si svelano i caratteri e prendono forma le decisioni che muovono l azione fino al lieto fine. 36

I Saperi Fondamentali di Letteratura latina - volume 1
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Età arcaica e repubblicana