

Roma viene fondata, secondo la tradizione, nell’VIII secolo a.C. sulle rive del fiume Tevere. Durante questa prima fase è governata da re, alcuni dei quali di origine etrusca.
A partire dal 509 a.C. Roma diventa una repubblica, una forma di governo che prevede la divisione dei poteri tra più persone. In questo periodo i Romani conquistano i territori intorno al Mediterraneo; le ingenti ricchezze che ne derivano diventano la causa scatenante di una serie di lotte interne.
Dopo anni di guerre civili, nel 27 a.C. Ottaviano Augusto pone fine agli scontri interni, portando la pace in tutto il territorio romano e concentrando tutto il potere nelle sue mani. Nasce così l’Impero.
Nel periodo imperiale i territori conquistati, che vanno dalla Gallia alla Britannia, dalla Spagna all’Africa settentrionale, dalla Germania fino al mar Nero, vengono suddivisi in province per essere meglio controllati e governati.
Nel 395 d.C., a causa di una grave crisi politica, l’impero viene diviso in due parti, quello d’Oriente e quello d’Occidente: quest’ultimo si disgrega nel 476 d.C., quando l’imperatore Romolo Augusto viene deposto dal barbaro Odoacre.
InsegnArti - volume B
Storia dell’arte