Il filo dell’Arte

Il filo dell’arte

Il mondo etrusco: l’arte dei vivi e dei morti

Gli Etruschi sono protagonisti di un’eccezionale fioritura artistica, soprattutto per quanto riguarda la pittura e la scultura (in bronzo, ceramica e terracotta).

Gli Etruschi sono politeisti e credono nella vita oltre la morte: ciò spiega la cura con cui sono costruite le necropoli, ossia le “città dei morti”, e con cui vengono decorate e affrescate le tombe.

La conquista romana, a partire dal III secolo a.C., pone fine all’autonomia delle città etrusche e ne cancella la cultura, attraverso un lento processo di romanizzazione (diffusione del modo di vivere dei Romani) della società.

L’arte romana: opere al servizio della città…

La caratteristica principale dell’arte dei Romani, che rispecchia lo spirito concreto di questo popolo, è l’utilità, come appare evidente nell’architettura. I Romani, infatti, devono organizzare e tenere sotto controllo un vastissimo territorio: costruiscono così una rete capillare di strade che da Roma conducono a tutte le città dell’impero, e numerosi acquedotti per l’approvvigionamento dell’acqua.

In tutte le città, poi, vengono realizzati sistemi fognari e le opere pubbliche necessarie per la vita quotidiana dei cittadini, come terme, teatri e anfiteatri.

… e al servizio del potere

L’arte romana è anche arte di propaganda, che vuole esaltare la potenza di Roma, le vittorie dell’esercito romano e dei suoi condottieri. In tutte le province dell’impero vengono eretti monumenti celebrativi: colonne, archi ed edifici pubblici che ancora oggi ricordano a tutti le straordinarie imprese dei Romani.

Assolvono a questo scopo soprattutto gli archi di trionfo, chiamati così perché da qui passavano i cortei trionfali che giungevano a Roma, o in altre città dell’impero, dopo una vittoria: l’esercito, con il ricco bottino strappato alle popolazioni sconfitte, sfilava sotto il monumento, guidato dal suo comandante o dall’imperatore. Gli archi erano spesso decorati con sculture e rilievi che celebravano l’impresa per la quale erano stati eretti.

Con lo stesso scopo gli artisti romani ricorrono spesso al rilievo storico, che narra in modo dettagliato momenti della vita politica o religiosa romana per celebrarne l’importanza.

In epoca imperiale la scultura è al servizio del potere, come documentano i ritratti ufficiali degli imperatori e dei membri della famiglia imperiale che divengono un vero e proprio strumento di propaganda politica.

Con parole tue

In che modo il vasto Impero romano utilizza l’arte per esaltare la propria potenza?

InsegnArti - volume B
InsegnArti - volume B
Storia dell’arte