Prassitele, scultore vissuto nel IV secolo a.C., è chiamato anche il “maestro della grazia” perché preferisce ritrarre figure di donne o di adolescenti che, rispetto ai corpi maschili degli atleti, permettono di realizzare statue dalle curve più sinuose e dalle forme più tondeggianti. Per questo Prassitele usa spesso il marmo, più adatto del bronzo a rendere la morbidezza della figura, mentre il bronzo è più efficace nel dare risalto ai dettagli della muscolatura.
I soggetti delle opere di Prassitele sono ritratti in situazioni quotidiane, semplici, con gesti ed espressioni dei volti che comunicano dolcezza e serenità.