Il Doriforo di Policleto

Il Doriforo di POLICLETO

In 2 parole
MISURE e PROPORZIONI per raffigurare la BELLEZZA IDEALE

Policleto, scultore del V secolo a.C., teorizza nel suo celebre trattato intitolato Canone le proporzioni del corpo umano ideale, che riproduce nella sua opera il Doriforo.

Partendo dall’osservazione del reale, Policleto ricerca la perfezione, cioè la raffigurazione di una bellezza che incarni i princìpi di armonia, simmetria ed equilibrio, al di là dell’aspetto individuale del soggetto scelto.

Un atleta simbolo di perfezione

Il Doriforo (“portatore di lancia”) è un giovane atleta, rappresentato in piedi, completamente nudo, mentre cammina con la testa rivolta verso destra, leggermente reclinata, e il braccio sinistro sollevato a sostenere una lancia (oggi perduta).

Il movimento non si percepisce solo dal piede sinistro sollevato e dalla gamba piegata, ma si riflette anche nella posizione del bacino e delle spalle, che sono leggermente inclinati, perché seguono l’andamento dei passi.

Il movimento appare molto naturale e armonico proprio grazie a questa alternanza di parti piegate e distese, detta “chiasmo”, che forma una specie di schema a X: la gamba sinistra piegata si contrappone al braccio destro disteso e la gamba destra distesa si contrappone al braccio sinistro piegato.

Tutte le parti del corpo del Doriforo sono in equilibrio proporzionale tra loro, secondo i rapporti matematici stabiliti nel Canone: per esempio, l’altezza del corpo è otto volte quella della testa.

InsegnArti - volume B
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Storia dell’arte