Vasilij Kandinskij

Vasilij KANDINSKIJ

Mosca 1866-Neuilly-sur-Seine (Francia) 1944

In 2 parole
Semplici MACCHIE DI COLORE e LINEE che comunicano EMOZIONI

Considerato il vero capostipite dell’arte astratta, il pittore russo Vasilij Kandinskij inizia la sua carriera in Germania, a Monaco di Baviera, dove nel 1911 fonda il circolo artistico Il Cavaliere Azzurro (Der Blaue Reiter in tedesco), di cui fa parte anche Franz Marc. La figura del cavaliere rappresenta la nuova arte astratta che supera quella figurativa tradizionale.

IL PRIMO DIPINTO NON FIGURATIVO

Nel 1910 Kandinskij crea la prima composizione completamente astratta della pittura occidentale: non si tratta più di forme semplificate, ma di una totale assenza di figure. Al cosiddetto Primo acquerello astratto l’artista non dà neanche un titolo, per non suggerire alcun legame con la realtà.

Con l’istintività di un bambino, il pittore sceglie di comunicare i suoi sentimenti e le sue emozioni attraverso una libera associazione di forme e colori, senza un disegno e senza uno schema compositivo: semplici macchie colorate ad acquerello, alternate a leggeri segni a matita.

Un’arte spirituale

Mentre l’esperienza del Cavaliere Azzurro volge al termine, lo stile di Kandinskij evolve verso forme cariche di significati simbolici e spirituali. In Quadro con macchia rossa mancano sia un soggetto figurativo sia un’organizzazione spaziale della tela. Si identificano solo colori, che tuttavia non sono accostati in modo casuale, ma in combinazioni che seguono una sorta di partitura musicale: il blu fa risaltare il giallo, il rosso vince sull’azzurro, il marrone sembra ridurre al silenzio gli altri colori. Scrive l’artista: “Il colore è il tasto. L’occhio è il martelletto. L’anima è un pianoforte con molte corde. L’artista è la mano che, toccando questo o quel tasto, fa vibrare l’anima”. Quindi come la musica, che è un linguaggio universale capace di comunicare emozioni a tutti attraverso il suono, così anche l’artista riesce a raggiungere l’anima di chi osserva utilizzando solo i colori.

InsegnArti - volume B
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Storia dell’arte