A inizio Novecento si diffonde in Europa una tendenza artistica definita Astrattismo, caratterizzata dall’abbandono di qualunque forma di rappresentazione della realtà. Nelle opere astratte i contorni degli oggetti, dei corpi, degli elementi della natura non sono più riconoscibili, perché vengono ricondotti a figure semplici, come triangoli, quadrati, cerchi. I pittori usano colori puri, spesso inconsueti, diversi da quelli naturali delle cose.
Secondo gli artisti astratti, il colore e la geometria comunicano emozioni con un linguaggio universale accessibile a tutti.