L’Astrattismo

L’ASTRATTISMO

In 2 parole
L’arte NON FIGURATIVA fatta di PURE FORME e COLORI

A inizio Novecento si diffonde in Europa una tendenza artistica definita Astrattismo, caratterizzata dall’abbandono di qualunque forma di rappresentazione della realtà. Nelle opere astratte i contorni degli oggetti, dei corpi, degli elementi della natura non sono più riconoscibili, perché vengono ricondotti a figure semplici, come triangoli, quadrati, cerchi. I pittori usano colori puri, spesso inconsueti, diversi da quelli naturali delle cose.

Secondo gli artisti astratti, il colore e la geometria comunicano emozioni con un linguaggio universale accessibile a tutti.

Franz Marc: alle origini dell’astrazione

Il pittore tedesco Franz Marc (Monaco di Baviera 1880-Verdun 1916) si avvicina progressivamente all’Astrattismo. Molti dei suoi quadri hanno come soggetto gli animali: cavalli, caprioli e belve feroci che Marc trasforma in figure fantastiche di cui cattura sulla tela lo “spirito”, abbandonando qualsiasi tentativo di imitazione del loro aspetto reale, sia nelle forme, sia nei colori, che sono accesi e vivacissimi, stesi per campiture uniformi.

In Cavallo azzurro che dorme il profilo dei soggetti è ancora ben distinguibile: un destriero ne osserva un altro addormentato, in un paesaggio fatto di forme geometriche lontane dalla realtà. Anche i colori sono innaturali: l’animale in primo piano è azzurro, con la criniera nera; un raggio di forma triangolare colpisce la sua figura a terra, ma è difficile capire se si tratta del sole, visto che non è dorato ma di colore verde.

InsegnArti - volume B
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Storia dell’arte