Le avanguardie artistiche
In sintonia con le radicali trasformazioni storiche, sociali e culturali, l’arte della prima metà del Novecento si distingue per un rinnovamento totale.
Pittori e scultori fondano nuovi gruppi, pubblicano riviste e manifesti teorici, in una successione ininterrotta di movimenti di avanguardia, cioè di correnti che sperimentano forme espressive innovative in aperto contrasto con la tradizione e con le regole della rappresentazione naturalistica.
Gli artisti esplorano strade diverse per esprimere sentimenti, idee, paure. In particolare, si distinguono a inizio Novecento:
- il Futurismo, un movimento italiano che tenta nuove strade per raffigurare il progresso e il dinamismo propri dell’era moderna;
- l’Espressionismo, che sviluppa gli esiti raggiunti da Van Gogh e Gauguin nella rappresentazione degli stati d’animo e delle emozioni;
- il Cubismo, che riparte dalla lezione di Cézanne per proporre una nuova raffigurazione dello spazio;
- l’Astrattismo, che si esprime attraverso forme e colori slegati dalla rappresentazione della realtà;
- il movimento Dada, che mette in discussione l’arte stessa e la sua funzione.
Le avanguardie ricercano anche un diverso rapporto con il pubblico, che assume talvolta la forma della provocazione.
Tutti i movimenti d’avanguardia sono destinati ad avere grande seguito negli sviluppi successivi dell’arte.