IL PRIMO NOVECENTO

In 2 parole
Celebrazione della MODERNITÀ e SCOMPOSIZIONE delle forme

> Giacomo Balla, Ragazza che corre sul balcone, particolare, 1912, olio su tela, 125x125 cm. Milano, Museo del Novecento.

Il filo della storia

Guerre, dittature e rivoluzioni

Il XX secolo si apre con lo scoppio della Prima guerra mondiale (1914-1918): gli effetti devastanti e le conseguenze politiche del conflitto raggiungono per la prima volta una dimensione globale, interessando tutti i continenti.

Dopo il conflitto si affermano il Partito nazista in Germania e il Partito fascista in Italia, che esasperano il senso di identità nazionale dando vita a violente dittature. Anche in Spagna, a seguito di una sanguinosa guerra civile, si impone la dittatura del generale Franco.

In Russia scoppia una rivoluzione popolare, che sfocia in un regime politico sanguinoso e repressivo.

È questo il contesto che porta alla Seconda guerra mondiale (1939-1945), durante la quale si sperimentano per la prima volta armi di distruzione di massa come la bomba atomica.

Progresso e metropoli

La prima metà del Novecento è caratterizzata da un progressivo sviluppo, che coinvolge ogni ambito sociale: le industrie offrono lavoro a un gran numero di lavoratori e lavoratrici provenienti dalle campagne. Le città si espandono e nelle periferie sorgono nuovi quartieri operai.

Grazie a invenzioni tecnologiche e a nuove scoperte scientifiche, la qualità della vita migliora. In campo medico vengono sconfitte gravi malattie; telegrafi e telefoni insieme con mezzi di trasporto sempre più comodi e veloci, dai dirigibili ai primi aerei, riducono le grandi distanze geografiche; l’elettricità diffusa nelle città e nelle case e l’uscita della prima automobile prodotta in serie (1908) modificano i ritmi della vita quotidiana.

La psicoanalisi di Sigmund Freud e le teorie della relatività di Albert Einstein cambiano la percezione dell’esistenza umana.

InsegnArti - volume B
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Storia dell’arte