Pointillisme e Divisionismo
POINTILLISME e DIVISIONISMO
In 2 parole
COLORI PURI applicati in PUNTI e FILAMENTI
Seurat: la realtà punto per punto
Il Pointillisme definisce i contorni e le campiture con piccoli punti colorati, che creano effetti visivi di grande armonia. Si tratta di un modo di dipingere “razionale”, non basato sull’impressione momentanea dell’artista, ma su uno studio scientifico dei colori e degli effetti che si ottengono accostandoli: in questo il Pointillisme si distingue dall’Impressionismo, anche se ne riprende l’interesse per i soggetti di vita quotidiana.
Il puntinista Georges Seurat (Parigi 1859-Gravelines 1891), in Una domenica pomeriggio all’isola della Grande Jatte, rappresenta un soggetto caro alla pittura impressionista, l’incontro di più persone in un momento di svago, ma realizza la scena in modo diverso da come avrebbero fatto Renoir o Monet. Attraverso i “tocchi divisi”, cioè le singole pennellate date per punti, la natura e le figure nell’opera di Seurat mantengono ciascuna il proprio ruolo distinto: i personaggi, che sono fissi e tridimensionali, risultano dominanti rispetto all’ambiente, e non fusi nella natura come nell’Impressionismo. All’occhio dell’osservatore è affidato il compito di ricomporre l’unitarietà della scena e di ricostruire l’atmosfera.
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La pittura per filamenti di Segantini
I divisionisti preferiscono ritrarre contesti naturali, spesso con personaggi umili. Ma i temi affrontati sono vari: dai soggetti simbolici a quelli religiosi, dalla denuncia sociale alla propaganda politica. Giovanni Segantini (Arco di Trento 1858-Pontresina 1899) è considerato il “padre” del Divisionismo italiano. Dopo una formazione tradizionale, sviluppa la tecnica divisionista prediligendo immagini fantastiche o apparentemente realistiche che rimandano ai grandi temi della vita umana. Nel suo dipinto Le due madri la luce calda e avvolgente della lanterna rischiara l’ambiente della povera stalla, senza disturbare il sonno del bambino in braccio alla donna né il riposo del vitello. La raffinata tecnica pittorica del Divisionismo esalta il gioco di luci e ombre, rese senza usare mai il pigmento nero. Le brevi pennellate, tracciate in modo rapido, sembrano quasi coincidere con i fili della paglia sparsa ovunque, creando un “motivo grafico” che si estende a tutto il dipinto.
Attraverso quest’atmosfera avvolgente, Segantini riesce a coinvolgere lo spettatore nel “dialogo” intimo e silenzioso che si svolge nella povera stalla.
InsegnArti - volume B
Storia dell’arte