LE TECNICHE - La fotografia e il cinema

le tecnicheLA FOTOGRAFIA E IL CINEMA

Agli inizi dell’Ottocento l’invenzione della fotografia rivoluziona l’arte di concepire e produrre le immagini. Alla base del processo fotografico moderno ci sono le camere ottiche, messe a punto nel Settecento (▶ p. 342), insieme ai progressi compiuti nel campo della chimica: grazie a questi ultimi si possono sperimentare gli effetti della luce proiettata su materiali che, tramite specifici trattamenti con sostanze chimiche, diventano capaci di “trattenere” l’immagine.

Tra gli scienziati e i chimici che studiano il procedimento c’è un autore di scenografie teatrali, Louis Daguerre (Parigi 1787-1851), che nel 1837, dopo molti esperimenti falliti, realizza la prima fotografia vera e propria, battezzata appunto dagherrotipo. Due anni dopo, nel 1839, l’invenzione viene presentata all’Accademia delle Scienze e ottiene un’immediata popolarità.

Il rapporto con l’arte

Fin dagli esordi, i pittori non avvertono la fotografia come un prodotto concorrente, ma come un prezioso strumento di lavoro. In particolare, essa è accolta con entusiasmo dagli impressionisti, perché offre la possibilità di studiare nuovi tipi di inquadratura, sovvertendo le regole accademiche della prospettiva. Le fotografie, inoltre, permettono di osservare la luce e di cogliere il momento.

Edgar Degas, per esempio, usa spesso inquadrature ispirate alla fotografia nei suoi palcoscenici con orchestrali e ballerine.

Dalla fotografia al cinema

Lo sviluppo della tecnica porta ben presto a cambiamenti sostanziali: si mette a punto una lastra dalla quale si possono stampare più copie della stessa immagine; parallelamente, la tecnica diventa più rapida, così i soggetti devono posare per un tempo più breve. Questi miglioramenti permettono di realizzare anche serie di scatti di soggetti in movimento, anticipando il cinema. Risale al 1885 l’invenzione della prima pellicola cinematografica. Nel 1888 Louis Aimé Augustin Le Prince realizza il primo film, Roundhay Garden Scene, un cortometraggio di 3 secondi.

Pochi anni dopo, il 28 dicembre 1895, i fratelli parigini Louis e Auguste Lumière presentano il cinématographe, una macchina che proietta su uno schermo bianco una sequenza di immagini, impresse su una pellicola fotografica, in modo da creare l’effetto del movimento.

InsegnArti - volume B
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Storia dell’arte