Nato in Provenza, Paul Cézanne ha esposto le sue opere con gli impressionisti dal 1874 al 1877. La sua pittura, però, è così originale e autonoma da non poter essere considerata entro alcun movimento. Il suo modo di dipingere, infatti, vuole superare la semplice impressione del momento, tipica degli impressionisti. Cézanne privilegia forme più strutturate e conferisce allo spazio un senso di profondità da cui emergono figure geometriche e forme solide modellate dal colore, che saranno il punto di partenza per le successive ricerche cubiste (▶ p. 432).
Paul Cézanne
Paul CÉZANNE
In 2 parole
Un nuovo concetto dello SPAZIO con FORME ESSENZIALI e GEOMETRICHE
Il rigore delle forme geometriche
Come rappresentare la profondità dello spazio e la tridimensionalità di oggetti e corpi rinnovando le regole della pittura? Per questa domanda Cézanne elabora una risposta del tutto originale, basata su due princìpi:
- l’uso di colori accesi, scelti in tonalità calde e accostati per esaltare le differenze cromatiche;
- la purezza delle forme, ricondotte a figure geometriche.
I soggetti rappresentati dominano con la loro presenza lo spazio. Pennellate decise riempiono le singole parti del dipinto, che appaiono come incise sulla tela grazie a un netto contorno nero che definisce il profilo di figure e oggetti. Colpi di bianco sono sovrapposti alle campiture senza un passaggio graduale, ma accentuando il contrasto. Tutte queste caratteristiche si ritrovano in I giocatori di carte, dove sono ritratti due uomini assorti nel gioco. Le figure, rappresentate di profilo di fianco a uno specchio, sono delineate con pennellate brevi; il colore è steso per tasselli, senza un disegno preparatorio.
LE FIGURE GEOMETRICHE
La rappresentazione del paesaggio
Nei paesaggi naturali ritratti dal vero da Cézanne i singoli dettagli perdono la loro definizione visiva, per divenire quasi delle tessere di un puzzle straordinario fatto di colori accesi e contrastanti. In particolare, l’artista affronta ripetutamente il tema della montagna Sainte-Victoire, nei pressi della sua città, Aix-en-Provence.
Anche nella tela La montagna Sainte-Victoire, come in altre versioni, Cézanne vuole comunicare con chiarezza la grandiosità della montagna, vera protagonista della scena, rispetto al contesto circostante. Dell’imponente massiccio montuoso emergono con immediatezza il profilo e l’andamento dei versanti, mentre non vengono definiti nel dettaglio la vegetazione della vallata sottostante o i caratteri degli edifici. Campiture geometriche di verde, ocra e grigio creano forme e volumi astratti, su cui si posa l’occhio dell’osservatore, chiamato a ricomporre con la mente il contesto ambientale.
InsegnArti - volume B
Storia dell’arte