L’illusionismo prospettico

L’ILLUSIONISMO prospettico

In 2 parole
Soffitti affrescati con FINTE PROSPETTIVE e SCORCI arditi

Il Barocco romano in pittura si esprime anche nella creazione di grandi soffitti dipinti, all’interno di chiese e palazzi. In queste opere si ricorre al cosiddetto illusionismo perché compito dei pittori è dare l’impressione che i soffitti siano sfondati e lascino intravedere cieli aperti popolati da numerose figure.
La grandiosità di Pietro da Cortona

Pietro da Cortona (Cortona 1596-Roma 1669), pittore e architetto, dà un saggio esemplare di illusionismo con Il Trionfo della Divina Provvidenza. L’affresco decora la volta del Salone Grande di Palazzo Barberini, residenza privata di papa Urbano VIII, che aveva scelto questo tema per dimostrare come la Provvidenza di Dio avesse voluto la sua elezione al soglio pontificio per rigenerare la Chiesa e la cristianità tutta.

L’enorme affresco deve suscitare meraviglia e stupore. Le moltissime figure rappresentate sono belle, giovani, sorridenti e felici e tutta la scena è organizzata intorno a una grande cornice dipinta, una finta architettura che quasi scompare dietro i corpi dei protagonisti.

La Divina Provvidenza, al centro del soffitto, è rappresentata come una donna immersa nella luce; tutti gli altri personaggi le volano intorno. Tra le figure, si muovono gigantesche api, simbolo della famiglia Barberini.

InsegnArti - volume B
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Storia dell’arte