E ALTROVE?

INDIA – IL TAJ MAHAL AD AGRA

Nel Seicento si ampliano gli orizzonti geografici, grazie ai viaggi di esplorazione cui segue la creazione di grandi imperi commerciali. Gli europei hanno così l’opportunità di conoscere in Asia la grande arte indiana.

Il mausoleo di Taj Mahal è stato fatto costruire da Shah Jahan, imperatore Moghul, tra il 1632 e il 1654 ad Agra, nell’India settentrionale, per ricordare la sua amata sposa defunta, Mumtaz Mahal, da cui prende nome il palazzo. I quattro minareti che lo circondano sono alti 41 metri. La sala centrale, a pianta ottagonale, ospita le tombe dell’imperatore e della sua adorata moglie: la tomba dell’imperatore è l’unico elemento asimmetrico di tutta la costruzione.

La cupola del Taj Mahal ha un diametro di 20 metri. Il retro del mausoleo si specchia nelle acque del fiume Yamuna. Davanti alla porta anteriore sono stati creati dei canali.

Per costruire il Taj Mahal il sovrano si sarebbe ispirato a un sogno che la moglie gli aveva raccontato. Nel sogno la sposa si trovava in uno splendido palazzo di marmo bianco tutto decorato e intarsiato, con un giardino davanti abbellito da preziose fontane.

Sempre secondo la leggenda, per decorare l’edificio, l’imperatore importò pietre preziose dalla Russia, dal Tibet e da Ceylon. Alla costruzione parteciparono ventimila operai e artigiani. Si narra che, al termine dei lavori, l’imperatore fece decapitare l’architetto che aveva progettato il Taj Mahal, perché non potesse costruire nulla di altrettanto bello.

InsegnArti - volume B
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Storia dell’arte