Beni culturali

L’Italia da scoprire

IL BAROCCO IN ITALIA

Innovazione e varietà di tendenze

Lo stile barocco nasce e si sviluppa a Roma all’inizio del Seicento, ma nel corso del secolo conosce una diffusione in tutta la Penisola e si declina in infinite varianti locali.

Nell’Italia meridionale, soprattutto a Lecce e in Sicilia, nuove progettazioni urbanistiche molto scenografiche cambiano il volto delle città. Qualcosa di analogo accade anche nell’Italia settentrionale, in particolare a Torino (▶ p. 323) e a Venezia.

che cosa vedere Piazza Duomo a Lecce

Nell’Italia meridionale Lecce rappresenta un caso particolare: dalla metà del Seicento vede infatti un eccezionale sviluppo architettonico, caratterizzato da una decorazione esuberante che dà al centro cittadino l’aspetto di uno scenario teatrale. Negli edifici è largamente impiegata una pietra calcarea locale, dal colore che va dal bianco al giallo paglierino: la morbidezza di questo materiale ha fatto sì che le decorazioni, con il passare degli anni, si siano “sfaldate” creando un effetto di grande suggestione.

Piazza Duomo è uno dei punti della città più interessanti: si tratta di un vasto piazzale chiuso per tre lati, a cui si accede da uno stretto ingresso.

Di grande effetto teatrale è anche la Cattedrale di Sant’Oronzo, che presenta una doppia facciata: dal momento, infatti, che la chiesa esponeva il fianco e non la facciata alla piazza, è stata aggiunta sul lato lungo una seconda “finta” facciata, ricoperta di bassorilievi a motivi vegetali e animali e decorata con statue di santi tra pinnacoli, fiori, frutti e stemmi.

che cosa vedere Il centro storico di Noto

Nel 1693 un terribile terremoto distrusse più di 40 città nella parte sud-orientale della Sicilia, provocando migliaia di morti. Il tragico evento divenne l’occasione per trasformare la Val di Noto in un immenso cantiere. Alcune città, come Caltagirone, Catania e Scicli, furono ricostruite e arricchite di monumenti barocchi; altre, come Ragusa e Modica, furono invece sdoppiate, affiancando all’antico centro medievale un nuovo centro urbano. Noto, invece, venne spostata in una nuova sede e riprogettata secondo criteri antisismici. Gli edifici, che richiamano il Barocco romano, furono costruiti in tufo e pietra calcarea locale.

In particolare, la Cattedrale di San Nicola fu iniziata immediatamente dopo il terremoto. La chiesa è preceduta da un’ampia scalinata che conduce alla facciata, chiusa da due alte torri e movimentata da tre maestosi portali. Nuovamente distrutta nel 1996, quando crollò in buona parte, è stata ricostruita secondo il progetto della fine del Seicento con materiali originari e impiegando tecniche costruttive antiche.

che cosa vedere La Chiesa di Santa Maria della Salute a Venezia

Nella prima metà del Seicento a Venezia diminuiscono le commissioni architettoniche pubbliche e private. La Basilica di Santa Maria della Salute, opera principale di Baldassare Longhena (Venezia 1596 ca.-1682), rappresenta un’importante eccezione.

La chiesa viene eretta come ringraziamento alla Vergine per la fine della pestilenza. Iniziato nel 1631, l’edificio è a pianta centrale e si innalza su un alto podio che ne aumenta la visibilità dal Canal Grande. Sull’aula interna, ottagonale e coperta da una cupola, si apre un’abside coperta da una cupola più piccola. All’esterno, la composizione dell’ingresso richiama un arco di trionfo classico, ma la parte restante presenta una decorazione esuberante, tipicamente barocca.

InsegnArti - volume B
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Storia dell’arte