Il filo dell’Arte

Il filo dell’arte

I grandi maestri del secolo

Nel Cinquecento l’Italia è ancora la protagonista principale della scena culturale e artistica europea. L’arte del Rinascimento raggiunge in questo secolo i massimi livelli, dando vita a opere dalle forme sempre più armoniche, monumentali e grandiose, grazie al contributo dei tre più grandi maestri della storia dell’arte: LeonardoMichelangelo e Raffaello.

Ognuno di questi artisti ha il proprio stile personale, autonomo e inconfondibile: Leonardo si specializza nel disegno dal vero e nello studio della natura; Michelangelo sperimenta tutti i linguaggi (pittura, scultura, architettura) realizzando opere maestose; Raffaello sviluppa uno stile dominato dalla grazia e da un’armonia perfetta, che pone al servizio della corte papale.

Questi grandi maestri eserciteranno una profonda influenza sugli artisti contemporanei e su quelli dei secoli a venire.

Il ritorno dell’arte classica

Lo studio dell’antichità classica è un punto di riferimento per la scultura: le statue che le ricerche della nascente archeologia riportano alla luce diventano un modello per tutta la produzione artistica. Gli scultori intraprendono studi di anatomia per rendere realisticamente i particolari del corpo umano e della muscolatura. Intanto le piazze si arricchiscono di fontane ornate di imponenti sculture, che “dialogano” con gli spazi urbani.

In tutte le corti d’Italia e d’Europa anche l’architettura ha un grande sviluppo: si continuano a studiare i sistemi costruttivi degli edifici antichi e si propongono innovazioni tecniche e stilisticheRoma è al centro di questo fermento: è qui che vengono edificate grandi chiese, con ampie volte e cupole, prima fra tutte quella della Basilica di San Pietro, simbolo della cristianità nel mondo.

La pittura tra disegno e colore

Anche la pittura si ispira all’arte classica. In questo ambito si delineano due scuole principali: quella fiorentina (che avrà seguito anche a Roma) e quella veneta.

I pittori della scuola fiorentina danno corpo alle figure attraverso il disegno, nelle loro opere, cioè, prevale la ricerca della perfezione delle linee e dei contorni, che sono marcati e accentuati da ombre decise.

Nelle opere dei maestri veneti, invece, prevale il colore impiegato in innovative combinazioni cromatiche e originali tecniche pittoriche, tra cui la “pittura tonale” usata da Tiziano, che suggerisce profondità e tridimensionalità accostando diversi toni di uno stesso colore.

Gli artifici del Manierismo

Nella seconda metà del Cinquecento pittori e scultori reinterpretano la “maniera perfetta” dei tre grandi maestri del secolo nell’ambito di una tendenza definita Manierismo. Questo stile, nato in un clima di incertezza politica, culturale e religiosa, non aspira più agli ideali di armonia del primo Rinascimento, ma esprime una nuova tensione drammatica: le pose, contorte e non naturali, sfidano la gravità; mentre le forme dei corpi sono allungate e le espressioni esasperate.

Con parole tue

A quale stile del passato si ispirano i grandi maestri del Cinquecento?

InsegnArti - volume B
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Storia dell’arte