Il quattrocento

In 2 parole
RINASCITA e perfetta ARMONIA

> Sandro Botticelli, La primavera, particolare, 1483 ca., tempera su tavola, 203x314 cm. Firenze, Galleria degli Uffizi.

Il filo della storia

L’Italia degli Stati regionali

Mentre in Europa durante il Quattrocento si assiste al consolidamento delle grandi monarchie nazionali, in Italia le città più importanti del Nord e del Centro si trasformano in Signorie, una nuova forma di governo in cui il potere viene affidato a una sola persona, il “signore”, che a sua volta lo trasmette ai propri eredi.
Nel corso del XV secolo, alcune Signorie e Comuni più ricchi e potenti riescono ad espandere i propri domini sui territori vicini, fino a diventare veri e propri Stati regionali. I principali sono il Ducato di Milano, la Repubblica di Venezia, la Repubblica di Firenze e lo Stato della Chiesa.
Nell’Italia meridionale, intanto, la dinastia spagnola degli Aragona, che controllava già la Sicilia, nel 1442 si insedia anche a Napoli e dà vita a un regno forte e prospero che si protrarrà fino al Seicento.

Progressi scientifici e tecnologici

Nel Quattrocento la scienza e la tecnica compiono progressi in ogni campo, rivoluzionando radicalmente la cultura del tempo.
In particolare, l’invenzione della stampa a caratteri mobili, grazie al tedesco Johannes Gutenberg, consente una maggiore diffusione dei testi e una più rapida circolazione delle idee.

Le scoperte geografiche

La progettazione di nuovi strumenti di misurazione e la costruzione di navi più sicure contribuiscono alla scoperta di nuove rotte e di terre lontane. Iniziano ora i grandi viaggi di esplorazione: gli Europei affrontano per la prima volta gli oceani e con la scoperta dell’America da parte di Cristoforo Colombo nel 1492 si ampliano i confini del mondo conosciuto.

InsegnArti - volume B
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Storia dell’arte