Firenze, culla del Rinascimento
Il Quattrocento è un’età di cambiamento, in cui matura una nuova visione dell’uomo: al centro dell’universo non c’è più Dio ma l’uomo, in quanto essere capace di comprendere ciò che lo circonda e costruire il proprio destino.
Il nuovo modo di concepire il mondo e se stessi prende le mosse da un’appassionata riscoperta della cultura classica, greca e latina, che aveva attribuito un ruolo centrale alla conoscenza e alla ragione umana. Questa “rinascita” della civiltà classica, considerata modello di bellezza e di equilibrio estetico, riguarda inizialmente l’ambito letterario (Umanesimo) e coinvolge in seguito tutte le arti, dando vita al periodo artistico e culturale detto Rinascimento.
La nuova stagione artistica ha inizio a Firenze, dove vivono contemporaneamente Brunelleschi, Donatello e Masaccio, tre grandissimi maestri che seppero rinnovare l’architettura, la scultura e la pittura, creando un linguaggio figurativo radicalmente diverso dal Gotico precedente.