Percorsi di educazione civica

Le donne in Italia dal fascismo al secondo dopoguerra con il riconoscimento di pari diritti e doveri dei coniugi. Questo risultato venne raggiunto nonostante molti deputati avessero insistito invece sulla necessità di preservare l autorità maschile all interno del nucleo familiare, come era previsto dal codice civile del 1942 ancora vigente. L istituzione matrimoniale costituì un vero punto di scontro tra le diverse posizioni di cattolici e laici. Fu tolta la parola «indissolubile riferita al matrimonio, ma non fu contemplato in alcun modo il divorzio, nonostante il tentativo portato avanti da Nilde Jotti. Altro importante contributo riguardò l art. 37 (> p. 72), sul lavoro delle donne e in particolare sulla parità di diritti e retribuzioni con gli uomini. Si precisò inoltre, su richiesta di Maria Federici, che le condizioni di lavoro avrebbero dovuto assicurare, in caso di maternità, una speciale protezione della donna. Venne respinto invece l emendamento avanzato da Teresa Mattei e Maria Maddalena Rossi che prevedeva la possibilità per le donne di avere accesso alla magistratura. A conclusione dei lavori fu proprio Teresa Mattei, la più giovane e unica donna della delegazione dei costituenti, a consegnare nelle mani del presidente Enrico De Nicola la Costituzione (entrata in vigore il 1° gennaio 1948). UN CAMMINO ANCORA IN DIVENIRE La pienezza dei diritti politici delle donne non corrispose alla pienezza dei diritti civili: Teresa Mattei e le altre costituenti ne erano ben consapevoli. Anche se negli anni successivi Teresa non si ricandidò e nel 1955 venne espulsa dal Partito comunista per le sue posizioni contrarie alla linea stalinista di Togliatti, le sue battaglie per i diritti continuarono. Mattei morì nel marzo del 2013, a 92 anni. Le conquiste che lei e le altre Madri costituenti avevano ottenuto erano molte; niente sarebbe stato più come prima. Altri importanti obiettivi furono realizzati negli anni successivi, a prezzo di lunghe battaglie. Nuove leggi hanno sancito, seppur in grave ritardo, quel principio di uguaglianza e parità previsto già dalla Costituzione, anche se, a oggi, molto rimane ancora da fare. Teresa Mattei alla consegna del testo della Costituzione al Presidente della Repubblica, 1946. ALCUNE TAPPE VERSO LA PARIT 1958 Legge Merlin: chiusura delle case di tolleranza e introduzione del reato di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. 1963 Ammissione delle donne a tutti i pubblici uffici, compresa la magistratura. Divieto di licenziamento per matrimonio con l abolizione della clausola di nubilato. 1968 Depenalizzazione dell adulterio femminile. 1970 Legge sul divorzio. 1975 Nuovo diritto di famiglia. 1977 Parità salariale e pari trattamento sui luoghi di lavoro. 1978 Legge sull aborto. 1981 Abrogazione delle disposizioni sul delitto d onore e abrogazione dell istituto del matrimonio riparatore . LAVORARE SUL TEMA Credi che oggi in Italia le donne siano ancora discriminate in ambito politico? Fai una ricerca consultando il sito del Parlamento italiano e verifica quante sono le deputate e le senatrici presenti in questa legislatura e quali incarichi ricoprono. Confrontati con le tue compagne e i tuoi compagni e commenta in classe i risultati raccolti. Approfondisci gtvp.it/21storiaEC-08 53

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Storia Triennio