LUOGHI DELLA STORIA

LUOGHI DELLA STORIA Livorno: un utile tolleranza NASCITA DI UNA CITT All inizio del Quattrocento Firenze si era assicurata uno sbocco al mare con la conquista di Pisa, potenza marittima ormai decaduta, ma il progressivo interramento del porto pisano la costrinse a puntare su Livorno, poco più a sud. Questo piccolo centro di pescatori, che i Medici compararono a carissimo prezzo dai genovesi, fu fortificato e adattato a porto commerciale. Verso la fine del secolo successivo Firenze mise in atto un grandioso programma di ampliamento urbano, affidando il progetto al famoso architetto Bernardo Buontalenti. Nel giro di pochi decenni il piccolo borgo cambiò volto, fino a essere elevato, nel 1606, al rango di città . Una città comunque più grande che abitata. LA CITT DELLE NAZIONI I granduchi emisero una serie di ordinanze per popolare Livorno con forze nuove e attive. Nel 1548 Cosi- 1 IL PORTO L accorta politica dei Medici attrasse soprattutto i mercanti inglesi. Nonostante alcuni attriti, dovuti alla volontà delle autorità portuali di far rispettare le norme di sicurezza per evitare il diffondersi di epidemie, dalla fine del Cinquecento le navi britanniche fecero di Livorno la base per assumere il controllo dei traffici nel Mediterraneo. Il porto e quindi la città conobbe pochi momenti di crisi, dovuti a guerre (quelle tra olandesi e inglesi per la supremazia sui mari) o a grandi pestilenze, come accadde nel 1666-67. 2 LA FORTEZZA VECCHIA A fine Quattrocento l architetto Antonio da Sangallo, ampliando una rocca medievale, fece erigere una fortezza e scavare un fossato per staccarla dall abitato. Dal 1575 Buontalenti studiò un progetto molto ambizioso: una grande città a pianta pentagonale, circondata da un canale navigabile e difesa da un sistema di bastioni che avrebbe inglobato la fortezza quattrocentesca. Oggi del progetto del Buontalenti resta solo un bastione mentre la Fortezza Vecchia, più volte restaurata, sorge ancora all ingresso del vecchio porto. 3 LA VENEZIA NUOVA Già alla fine del Seicento Livorno appariva cambiata: al posto delle fortificazioni buontalentiane, mai terminate, era sorto il quartiere della Venezia Nuova , così chiamato perché edificato su terreni acquitrinosi utilizzando tecniche in uso nella città veneta. Nella suggestiva Venezia livornese, oggi al centro della città vecchia, ancora si vedono i caratteristici magazzini e depositi costruiti direttamente sui canali che servivano al trasporto delle merci. 54 mo I promise, a chi vi si fosse trasferito, esenzioni da tasse e gabelle oltre che «piena, pienissima sicurtà per ogni debito pubblico o privato proveniente da condanna pecuniaria . Livorno attirava dunque chi aveva problemi con la legge, ma soprattutto chi voleva guadagnare con il lavoro e il commercio, e anche chi altrove era perseguitato per motivi politici o religiosi. Così si aprivano le leggi dette livornine del 1591-93: A tutti voi, mercanti di qualsivoglia nazione, levantini, e ponentini spagnioli, portoghesi, Greci, todeschi & Italiani, hebrei, Turchi, e Mori, Armenij, Persiani, & altri [ ] concediamo [ ] libero, & amplissimo salvo condotto, e libera facultà, e licentia, che possiate venire a stare, traficare, passare & abitare con le vostre famiglie, o , senza esse partire, tornare, & negotiare nella detta nostra Città e Porto di Livorno. In città si formarono diverse comunità straniere, dette Nazioni : ebrei e musulmani, cristiani d Oriente e

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